Schettino, la difesa della moglie: "Una persona decisa"

Cronaca
Il comandante della Concordia, ora ai domiciliari, Francesco Schettino

Fabiola Russo difende il marito, ai domiciliari dopo il naufragio della Concordia: "Grazie alla sua manovra ha salvato la vita a 4300 persone". Domenica 12 febbraio sono intanto iniziate le operazioni per il pompaggio del carburante dalla nave

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"Proprio grazie alla sua manovra di scarrocciamento o come diavolo si dice lui salva la vita a 4.300 persone".
A dirlo è Fabiola Russo, moglie del comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino ( ora ai domiciliari ), in un'intervista al Corriere della Sera , dopo la diffusione del video da parte del Tg5 che mostra alcune immagini dalla plancia della nave, in seguito all'urto con lo scoglio, all'altezza dell'isola del Giglio. Lo stesso telegiornale ha poi mostrato altre immagini ( qui sopra, il video) che mostrano i preparativi per l'evacuazione dei passeggeri.

"L'Italia ha già condannato mio marito" - "Il filmato è stato montato male - aggiunge la moglie di Schettino - le sequenze non sono quelle", "con Francesco ci siamo accorti che la scansione delle voci, la successione degli avvertimenti, insomma non e' proprio corretta".
"Mio marito non è una persona esitante - sottolinea Fabiola Russo - è un uomo fermo, forte, molto deciso nel suo lavoro" e, secondo la donna, è proprio quanto dimostra il video: "il comandante è al suo posto, al telefono, parla coi suoi ufficiali, chiede i rimorchiatori a Livorno, insomma sta cercando di trovare una soluzione. E non c'è nessun ammutinamento da parte dell'equipaggio".
Per la moglie di Schettino il problema è che "tutta l'Italia lo ha condannato subito dall'inizio, senza aspettare di conoscere la verità - continua - . E infatti per questo lui è arrabbiatissimo e mi ripete sempre: 'mi vergogno di essere italiano'. Io cerco di rincuorarlo ma non è facile".

A Roma una messa a un mese dal naufragio - Intanto a  un mese dal naufragio, domenica 12 febbraio, con una messa di suffragio celebrata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma, è stata ricordata la tragedia e le sue vittime. Bisogna "fare verità e giustizia", ha esortato il presidente della Cei, Angelo Bagnasco. Bisogna "continuare a indagare", ha sottolineato invece il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Guarda il video:



Iniziate le operazioni per aspirare il carburante - Nel pomeriggio di domenica è iniziato il  pompaggio del carburante dai primi sei serbatoi della Costa Concordia. I tecnici hanno approfittato così del mare calmo per iniziare le operazioni  inizialmente previste per lunedì 13 febbraio.
I lavori dovrebbero durare circa 30 giorni, e sono condotte dai tecnici della Smit Salvage e da quelli della Tito Neri. Sono circa 2.380 le tonnellate di carburante presenti nei serbatoi della Costa  Concordia. A scopo precauzionale il tratto di mare circostante è stato attrezzato con panne assorbenti antinquinamento.

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