Naufragio al Giglio, i testimoni: "Sembrava il Titanic"

Cronaca

Il racconto dei passeggeri a bordo della Costa Concordia: "Abbiamo sentito un gran rumore, come se la nave strisciasse contro la costa. Poi è stato l'inferno". Polemica sui soccorsi: "Personale non addestrato". GUARDA I VIDEO

S'incaglia la nave da crociera: strage all'isola del Giglio
LE PRIME FOTO DELLA NAVE NAUFRAGATA

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"Abbiamo sentito un gran rumore, come se la nave strisciasse contro la costa. Poi è stato l'inferno". “Sembrava il Titanic”. “Siamo in una bolgia infernale”.
Sono le prime testimonianze dei passeggeri a bordo, e già in salvo, della nave da crociera Costa Concordia rimasta incagliata nei pressi dell’isola del Giglio nella tarda serata di venerdì 13 gennaio.
A poche ore dalla tragedia non mancano le polemiche. "Eravamo nel caos più totale, nessuno anche tra l'equipaggio sapeva darci indicazioni precise", si lamenta un passeggero.
Altre persone, intervistate da SkyTG24, hanno raccontato quegli istanti frenetici: "Panico, gente che gridava, bambini che piangevano". E sui soccorsi accusano: "Personale non addestrato".

"Il personale non era adatto" - "Eravamo partiti da Civitavecchia da due ore e mezza ed eravamo tutti a cena quindi vestiti in maniera elegante, in quanto era la prima cena alla quale ha partecipato anche il comandante. Ad un certo punto abbiamo sentito un boato al quale è seguito un black out". Racconta così a SkyTG24 il momento dell'incidente sulla nave Costa Concordia la giornalista Mara Parmegiani Alfonsi, imbarcata sulla nave per seguire un evento moda.
"Dopo l'incidente ci siamo diretti verso i punti che ci indicavano e abbiamo cercato di prendere un giubbotto salvagente - continua Parmegiani Alfonsi - mentre il comandante cercava di rassicurarci. Poi ci hanno imbarcato sulle scialuppe di salvataggio ma il personale non era assolutamente adatto a svolgere i compiti che gli erano stati assegnati. Sulla scialuppa dove ero imbarcata io hanno cambiato anche il conducente. Dei giubbotti salvagente non funzionavano neanche le luci".

Ascolta la testimonianza rilasciata a SkyTG24:



Il paragone con il Titanic
- "Sembrava di essere sul Titanic, non potevamo credere ai nostri occhi". E' quanto  racconta invece la giornalista dell'Adnkronos, Patrizia Perilli. "Siamo scesi con grande difficoltà dalla nave - spiega - ci  hanno fatto uscire dalla parte opposta a quella che stava affondando.  La nave era troppo vicina alla costa, anche i residenti se ne sono accorti. Per questo dopo l'incidente sono arrivati subito in nostro soccorso".
"Ora siamo senza assistenza, lasciati da ieri sera sul molo  all'Isola del Giglio - aggiunge - gli abitanti ci hanno portato da  bere, da mangiare e soprattutto le coperte. Siamo oltre 3000 persone e stiamo aspettando i traghetti che ci porteranno a Porto Santo Stefano, dove sembra abbiano allestito un'unità di crisi".

"Un rumore, poi l'inferno" - "Abbiamo sentito un gran rumore, come se la nave strisciasse contro la costa. Poi è stato l'inferno". Così un’altra persona che era bordo della nave Costa Concordia. "Ci dicevano di stare tranquilli - aggiunge - ma la paura era sul volto di tutti, compresi quelli dell'equipaggio. Io avevo il cellulare tra le mani ed ho potuto consultare, attraverso il satellitare, la nostra posizione: la nave era su uno scoglio".


Ascolta un'altra testimonianza rilasciata a SkyTG24:



"Sono iniziati a cadere tutti i piatti" - "Abbiamo sentito rumore, si è inclinata un po’ la nave, sono iniziati a cadere tutti i piatti”. La paura è stata subito tremenda, abbiamo visto impauriti anche i membri del personale. Ci hanno detto che c’era un guasto elettrico. Addirittura qualcuno ci diceva di andare in camera e di stare tranquilli. Ma che camera?” raccontano altri testimoni a SkyTG24

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