Amanda e Raffaele, pm: condannateli, hanno ucciso per niente

Cronaca
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I due ex fidanzati, giudicati colpevoli in primo grado, sono in carcere dal 7 novembre 2007 per la morte di Meredith Kercher. I giudici chiedono l'ergastolo, ma i ragazzi si sono sempre dichiarati innocenti. Il 3 ottobre la sentenza d'Appello

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"Hanno ucciso per niente ma devono essere condannati al massimo della pena e per fortuna in Italia non è la pena di morte" ha detto il pubblico ministero, Manuela Comodi, concludendo le sue repliche davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Perugia.
Siamo alla delicata fase finale del processo d'Appello, che vede sul banco degli imputati la studentessa americana Amanda Knox e il giovane pugliese Raffaele Sollecito, entrambi detenuti dal 6 novembre del 2007 per la morte di Meredith Kercher, l'universitaria americana in erasmus a Perugia.
Amanda e Raffaele sono stati condannati in primo grado a 25 e 26 anni di reclusione (QUI IL VIDEO DELLA SENTENZA).

I pm, condannateli - Lunedì 3 ottobre toccherà alla Corte d'assise d'Appello esprimersi sui due indagati. I pg hanno chiesto l'ergatolo, le difese invece invocano l'assoluzione.
"Raffaele è senza movente? E Omar allora. Ve lo ricordate Omar che ha aiutato la fidanzatina a sterminare la sua famiglia? Che movente aveva? Perché lo ha fatto? Perché una mamma fracassa la testa del figlioletto? Avrei molti esempi di questo tipo". Il pm Manuela Comodi ha chiuso così il suo intervento aula a Perugia facendo riferimento al caso dei due ragazzi di Novi Ligure Erika e Omar (che uccisero la madre e il fratellino di lei) e al caso di Annamaria Franzoni. "E' il movente futile - ha spiegato il pm - questi due ragazzi hanno ucciso per niente, ma hanno ucciso".
"Si vuole far credere che Rudy Guede (già condannato con rito abbreviato) è l'unico colpevole ma noi alle favole non ci crediamo e non ci crede neanche la Corte" ha invece detto il pubblico ministero Giuliano Mignini. "Questo è un terzetto - ha continuato il pm - ci sono due ragazzi di buona famiglia e quel disgraziato di Rudy, abbandonato dal padre e che deve pagare per tutti".
"Li dovete condannare - ha concluso Mignini - Sappiamo che in caso di assoluzione ci sarebbe subito una fuga all'estero, per questo, nonostante questo sia il secondo di tre gradi di giudizio in Italia, sta a voi rendere giustizia", ha aggiunto.

Il legale dei Kercher: la famiglia chiederà la condanna con uno sguardo - Alla lettura della sentenza è prevista la presenza della famiglia di Meredith Kercher, che si è costituita parte civile tramite gli avvocati Maresca e Serena Perna.
Al termine della sua arringa, l'avvocato Maresca ha ribadito la richiesta "di confermare la verità già raggiunta con la sentenza di primo grado". "I familiari di Meredith - ha detto - vi guarderanno negli occhi una sola volta. Non sono potuti essere sempre qui in aula per problemi di salute, la madre, ed economici, i fratelli. Con un solo sguardo - ha concluso Maresca - vi chiederanno di confermare quella sentenza".

Gli avvocati di Sollecito: non è un ragazzo dagli occhi di ghiaccio - Parla di sguardo anche l'avvocato Donatella Donati, uno dei difensori di Raffaele Sollecito. "Dipingere Raffaele come una  persona fredda e con gli occhi di ghiaccio è profondamente ingiusto" ha affermato. "Si è parlato di un giovane con gli occhi di ghiaccio mentre si sta decidendo della sua vita - ha specificato -  ma la verità spesso non è come appare". Il legale ha evidenziato come "nella solitudine della sua cella non potete immaginare quello che ha mostrato a noi che siamo state le persone che gli siamo state più vicine".
"L'educazione che gli hanno impartito sua madre, che non c'è più, e suo padre - ha aggiunto l'avvocato Donati - è stata improntata al pudore dei sentimenti, Raffaele non mostrerebbe mai i suoi sentimenti davanti a tutti voi, ma dietro c'è molto, molto di più". Il legale ha poi detto: "Non chiediamo altro che sia acclarata la verità".

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