Il Trota, il Cepu e le lezioni a domicilio. Gratis

Cronaca
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Secondo il settimanale Vanity Fair Renzo Bossi avrebbe chiesto aiuto al noto centro di formazione per sostenere gli esami universitari. Ma il figlio del Senatur smentisce: "Seguo solo un corso di inglese e incontro gli insegnanti nella sede della Lega"

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Un gruppo di professori che insegni il metodo di studio, aiuti a preparare gli esami, venga direttamente a casa tua. Il tutto completamente gratis. Un sogno, questo, che probabilmente fa gola a diversi universitari ma che, per qualcuno, sarebbe la realtà.
Secondo quanto pubblicato dal settimanale Vanity Fair Renzo Bossi, detto il Trota, da quando è stato eletto al consiglio regionale della Lombardia, per affrontare l'università di Economia, si sarebbe iscritto al Cepu. Fino a qui nulla di strano. "Che Renzo il Trota Bossi abbia avuto qualche difficoltà a superare l’esame di maturità è cosa nota: l’appellativo di pluribocciato lo ha perseguitato a lungo" ricorda la giornalista del settimanale.
Ciò che stupisce, però, è che non sarebbe lui ad andare in classe a seguire le lezioni, bensì i professori a recarsi direttamente a casa sua. E non è tutto. Le spese sarebbero sostenute dal patron del Cepu, Francesco Polidori. In altre parole, lezioni private, a domicilio e gratuite.

Il Trota e le lezioni di inglese - Ma il Trota non ci sta e smentisce immediatamente. "Semplicemente - spiega il figlio del leader della Lega - io faccio un corso di inglese con la Cepu e l'insegnante lo incontro, per comodità, nella sede della Lega in via Bellerio, una volta alla settimana, quando gli impegni me lo permettono". E aggiunge: "Non è vero che io che io non paghi i corsi. Semplicemente, come fanno in molti, ho un conto aperto che saldo semestralmente, a seconda del numero di ore realmente fatte".
Solo lezioni di lingua, dunque. Anche se, a detta del padre, il Trota non dovrebbe averne bisogno. Proprio qualche giorno fa, infatti, secondo quanto riportato da Repubblica, il Senatur con orgoglio rendeva noto che il figlio aveva fatto da interprete tra il presidente del Consiglio e Hillary Clinton. "In quell'occasione c'era mio figlio Renzo a fare da traduttore - avrebbe dichiarato il Senatur - perché lui parla bene l'inglese, studia a Londra".

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