Anonymous torna all’attacco: in tilt il sito dell’Agcom
CronacaGli hacker hanno preso di mira l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per protestare contro la nuova disciplina sul diritto d’autore. La replica: "Un gesto che danneggia tutti". Nello stesso giorno attaccato di nuovo il sito della Mastercard
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Questa volta gli hacker di Anonymous cambiano obiettivo e se la prendono con il sito dell’Agcom. Dopo aver mandato in tilt nei giorni scorsi i siti del Pdl, la rete di Anonymous ha preso di mira il sito dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, nell'ambito della campagna in nome della libertà del web e contro la nuova disciplina sul diritto d'autore che l'organismo di garanzia si appresta a varare. E l'Autorità, che ha dato notizia dell’attacco anche su Twitter, reagisce: "E' un gesto che danneggia tutti".
"Finora - si sottolinea in ambienti dell'Autorità in relazione all'attacco di Anonymous - l'unica vittima di questa campagna è l'Autorità che, da parte sua, ha invece scelto la via democratica di un'amplissima partecipazione, del più aperto dibattito e della consultazione di tutte le parti. L'attacco al sito dell'Agcom, che fornisce un servizio ai cittadini (consumatori, utenti, imprese) è un gesto che danneggia tutti e fa riflettere su come qualcuno intenda il concetto di libertà”.
L'Agcom sottolinea ancora che "qualsiasi provvedimento in materia di tutela del copyright sarà adottato dopo un procedimento caratterizzato dalla più ampia e interattiva consultazione e dalla massima trasparenza e sarà aperto ai contributi costruttivi di chiunque persegua una linea di disponibilità al democratico confronto".
Intanto, nello stesso giorno dell’attacco al sito dell’Agcom, si segnala anche un’operazione del gruppo Anonymous contro Mastercard. Non è la prima volta che accade, un attacco al sito di carte di credito c’era stato anche a dicembre per protestare contro il blocco dei trasferimenti nei confronti di Wikileaks.
E anche questa volta, come segnala anche il Wall Street Journal, l’operazione contro il sito di Mastercard sarebbe stata dettata in risposta al congelamento dei conti dell’organizzazione di Julian Assange.
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