Lo stupro sarebbe avvenuto in una spiaggia durante la notte bianca tra sabato 25 e domenica 26 giugno. La vittima ha 15 anni, i tre aggressori 16
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Sono tutti minorenni i protagonisti di una violenza sessuale di gruppo avvenuta a Fano la notte tra il 24 e il 25 giugno, durante la Notte Bianca che ha richiamato migliaia di persone sul lido della cittadina marchigiana.
Quindicenne la vittima, sedicenni i tre presunti stupratori, che sono stati identificati e denunciati a piede libero dai carabinieri nel pomeriggio. Si tratta di ragazzi umbri, di Città di Castello (Perugia), studenti delle superiori, senza precedenti penali, che erano a Fano in villeggiatura con le loro famiglie.
"The social night" era il titolo della Notte Bianca fanese, che si è tenuta dalle 6 del pomeriggio del 25 giugno fino alle 6 dell'indomani: doveva essere, nelle intenzioni degli organizzatori, un'occasione di "divertimento responsabile", peraltro sotto il controllo di oltre 100 appartenenti alle forze dell'ordine.
Invece si è trasformata in un incubo per la ragazzina, che era in compagnia di due coetanee e di altri conoscenti, a cui si sono aggregati casualmente i tre ragazzi umbri, che avevano incontrato un altro ragazzo di Città di Castello e un cugino di questi, di Fano.
Poi una passeggiata lungo la spiaggia, forse qualche ammiccamento, finché i tre non sono passati alle maniere forti, trascinandola in una zona isolata e non sottoposta a controllo da parte delle security predisposte dai gestori degli stabilimenti balneari, dove l'hanno violentata a turno per circa mezz'ora.
La ragazzina è tornata sotto choc dalle amiche ed è stata accompagnata nell'ospedale Santa Croce di Fano, dove i sanitari hanno rilevato la presenza di lesioni e dei segni di violenza sessuale.
Dopo la denuncia presentata dalla minorenne, insieme ai genitori, i carabinieri del comando provinciale di Pesaro e della compagnia di Fano hanno sentito decine di ragazzini che erano presenti al momento dei fatti e il racconto delle vittima e delle persone che l'hanno soccorsa.
I militari sono così riusciti a risalire a tutti i componenti della comitiva e poi ai tre ragazzi umbri. Rintracciarli non è stato facile: dopo un tentativo nelle loro abitazioni in Umbria, i militari hanno passato al setaccio camping e alberghi, finché non ne hanno trovati due in un campeggio di Fano e il terzo in un altro camping a Torrette, insieme alle loro famiglie. Dopo i rilievi e gli accertamenti del caso, sentita anche la Procura dei minori, i tre sedicenni sono stati interrogati dai carabinieri alla presenza dei loro legali e poi riconsegnati ai loro genitori e denunciati a piede libero.
Il sindaco di Fano, Stefano Aguzzi e l'assessore al turismo, Alberto Santorelli, condannano con decisione l'episodio, esprimendo vicinanza alla vittima. Duro il giudizio di Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori Antonio Marziale: "Chi stupra, minorenne o maggiorenne che sia, non deve farla franca".
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Quindicenne la vittima, sedicenni i tre presunti stupratori, che sono stati identificati e denunciati a piede libero dai carabinieri nel pomeriggio. Si tratta di ragazzi umbri, di Città di Castello (Perugia), studenti delle superiori, senza precedenti penali, che erano a Fano in villeggiatura con le loro famiglie.
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Poi una passeggiata lungo la spiaggia, forse qualche ammiccamento, finché i tre non sono passati alle maniere forti, trascinandola in una zona isolata e non sottoposta a controllo da parte delle security predisposte dai gestori degli stabilimenti balneari, dove l'hanno violentata a turno per circa mezz'ora.
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