Lele Mora: "Ruby? Portata ad Arcore da due imprenditori"

Cronaca
Lele Mora in conferenza stampa insieme al suo avvocato Nicola Avanzi
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L’agente dei vip indagato insieme a Nicole Minetti ed Emilio Fede nell’inchiesta sul caso della giovane marocchina, per la quale Berlusconi è già sotto processo, si sfoga: "E’ una ragazza che ha avuto problemi e mi ha fatto tenerezza". VIDEO

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"La Ruby non ha mai avuto rapporti sessuali con il presidente del Consiglio". Lo ha detto Lele Mora, a proposito della vicenda in cui è imputato insieme a Nicole Minetti ed Emilio Fede e per la quale Silvio Berlusconi è già sotto processo.

Mora, parlando durante la conferenza stampa di presentazione del festival degli anni '80 che si terrà questa estate in Romagna, ha detto di aver capito, dopo aver conosciuto Ruby, che "è una ragazza che dalla vita ha avuto problemi. A 14 anni è scappata di casa, ha litigato con i genitori e mi ha fatto tenerezza. Per questo ho obbligato mia figlia a prenderla in affidamento". Mora ha specificato anche che la giovane marocchina sarebbe stata portata ad Arcore "da due imprenditori amici del presidente del Consiglio".

E a proposito della situazione processuale che lo vede coinvolto insieme al direttore del Tg4 e al consigliere regionale del Pdl ha spiegato: "Siamo come i tre capponi manzoniani che si beccano e alla fine siamo finiti in padella per il matrimonio dei promessi sposi". Il riferimento è alle dichiarazioni con cui gli altri due hanno sostenuto di non aver accompagnato la giovane marocchina ad Arcore scaricando le responsabilità sullo stesso Mora. Riferendosi a Fede, Mora ha detto che le sue affermazioni "non hanno senso anche perché chiunque sia stato a portare Ruby ad Arcore non cambia nulla perché in quelle feste non è successo mai niente".

Inoltre l'impresario dei Vip ha aggiunto di non aver mai organizzato incontri per "favorire la prostituzione" e di ritenere "un'offesa perché le mie artiste vengono scambiate per escort". "A casa mia è passato di tutto. Una volta veniva anche i più grandi direttori di giornali, ora non più, perché è stato detto che Lele Mora è diventato un pappone e un magnaccia. Questo non è vero, e a casa mia non è stato mai fatto nulla di male".

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