Sono già centinaia le persone fuggite dai campi di Manduria e Mineo. Scavalcano le recinzioni e raggiungono le stazioni per andare in Francia o Germania. Le forze dell'ordine spesso non intervengono
E' una fuga di massa, quella dai centri di accoglienza allestiti fino ad ora. Mineo, in provincia di Catania, ma ancora più Manduria, in Puglia, sembrano due reti bucate. Forze dell'ordine e recinzioni non servono quasi a nulla, chi vuole scavalca e scappa verso nord. Per superare la rete che circonda il campo di Manduria basta una breve rincorsa ( come si vede in questo video del 28 marzo ) oppure si usano i tanti varchi e strappi presenti sul perimetro, come quello creato dai Vigili del Fuoco durante un recente lavoro.
Le forze dell'ordine non riescono a contenere questa fiumana. Nel video qui sopra, ripreso venerdì 1 aprile, si vedono decine di immigrati che fuggono dal centro senza che nessuno tenti di fermarli. Macchine della polizia passano lungo la strada ma nessuno interviene. Anzi, nei giorni scorsi le forze dell'ordine hanno dovuto dedicare la propria attenzione per fermare le ronde di cittadini che si erano assunti l'incarico di sorvegliare l'area intorno al centro di accoglienza. Persone che non andavano tanto per il sottile. Il 29 marzo, tre tunisini che si erano allontanati dal centro sono stati aggrediti a bastonate, tanto da dover essere ricoverati all'Ospedale con una prognosi di dieci giorni.
Ma non sono questi episodi che spaventano gli immigrati. Domenica 27, giorno dei primi arrivi al campo pugliese gli immigrati fuggiti erano già 150, mercoledì nella tendopoli risultavano presenti 800 persone, anziché le 1.300 previste. Gli altri andati, spariti, in corsa verso il nord, con il centro di Manduria che si riduce a una tappa momentanea in un viaggio molto più lungo. Una volta in aperta campagna, molti di loro si nascondono nei vecchi ruderi di un ex aeroporto militare e aspettano un momento propizio per sparire indisturbati. Se lo trovano rubano qualche vestito appeso ad asciugare, nelle tante masserie della zona, come racconta La gazzetta del Mezzogiorno . Chiedono informazioni ai passanti e si dirigono verso la stazione ferroviaria di Oria. Qui, spiega La Repubblica , comprano regolarmente il biglietto del treno con il denaro che si sono portati dalla Tunisia e partono. La loro destinazione è la Francia, il Belgio o la Germania. Nessuno di loro vuole restare in Italia.
Non è diversa la situazione a Mineo, in provincia di Catania, dove già nei giorni scorsi erano state documentate fughe di massa ( come si vede in questo video del 26 marzo ). I tunisini fuggiti dal campo sarebbero già centinaia, come racconta nel video qui sotto uno degli ospiti del centro. Sempre nel video qui sotto un ragazzo, appena fuggito dal centro, spiega che vuole andare in Francia.
Le forze dell'ordine non riescono a contenere questa fiumana. Nel video qui sopra, ripreso venerdì 1 aprile, si vedono decine di immigrati che fuggono dal centro senza che nessuno tenti di fermarli. Macchine della polizia passano lungo la strada ma nessuno interviene. Anzi, nei giorni scorsi le forze dell'ordine hanno dovuto dedicare la propria attenzione per fermare le ronde di cittadini che si erano assunti l'incarico di sorvegliare l'area intorno al centro di accoglienza. Persone che non andavano tanto per il sottile. Il 29 marzo, tre tunisini che si erano allontanati dal centro sono stati aggrediti a bastonate, tanto da dover essere ricoverati all'Ospedale con una prognosi di dieci giorni.
Ma non sono questi episodi che spaventano gli immigrati. Domenica 27, giorno dei primi arrivi al campo pugliese gli immigrati fuggiti erano già 150, mercoledì nella tendopoli risultavano presenti 800 persone, anziché le 1.300 previste. Gli altri andati, spariti, in corsa verso il nord, con il centro di Manduria che si riduce a una tappa momentanea in un viaggio molto più lungo. Una volta in aperta campagna, molti di loro si nascondono nei vecchi ruderi di un ex aeroporto militare e aspettano un momento propizio per sparire indisturbati. Se lo trovano rubano qualche vestito appeso ad asciugare, nelle tante masserie della zona, come racconta La gazzetta del Mezzogiorno . Chiedono informazioni ai passanti e si dirigono verso la stazione ferroviaria di Oria. Qui, spiega La Repubblica , comprano regolarmente il biglietto del treno con il denaro che si sono portati dalla Tunisia e partono. La loro destinazione è la Francia, il Belgio o la Germania. Nessuno di loro vuole restare in Italia.
Non è diversa la situazione a Mineo, in provincia di Catania, dove già nei giorni scorsi erano state documentate fughe di massa ( come si vede in questo video del 26 marzo ). I tunisini fuggiti dal campo sarebbero già centinaia, come racconta nel video qui sotto uno degli ospiti del centro. Sempre nel video qui sotto un ragazzo, appena fuggito dal centro, spiega che vuole andare in Francia.