Influenza, sale il numero dei malati

Cronaca
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Il virus è in espansione e raggiungerà il picco tra gennaio e febbraio. Ma non c'è nessun allarme, per l'Istituto superiore di sanità "l'andamento è in linea con gli altri anni"

Febbre alta, raffreddore, dolori muscolari, spossatezza. Già oltre un milione di italiani è stato costretto a letto dall'influenza, e l'incidenza sta rapidamente salendo: solo nell'ultima settimana sono stati 227.000 i nuovi casi, contro i 163.000 della settimana precedente. Sono i dati dell'ultimo bollettino, in via di pubblicazione, dell'Istituto Superiore di Sanità, che col servizio InfluNet monitora costantemente l'andamento dell'epidemia influenzale tramite la sua rete di medici sentinella. Dall'inizio dell'epidemia influenzale, che quest'anno comprende oltre al virus "australiano" anche l'H1N1, quello dell'influenza A, l'incidenza si è mantenuta su livelli bassi (per diverse settimane si era mantenuta attorno all'1-1,5 per mille), ma nelle ultime settimane sta salendo: 2,82 nella settimana di Natale, e 3,79 nell'ultima settimana monitorata, dal 26 dicembre al 2 gennaio.

A essere colpiti sono soprattutto i bambini da 0 a 4 anni, che nell'ultima settimana fanno registrare un'incidenza di ben 10,2 casi per mille. Sopra la media anche la fascia 5-14 anni, con 7,9 casi per mille, mentre i 15-64enni registrano un'incidenza di 3,2, che crolla a 1,2 per gli over 65. In assoluto la regione più colpita è il Piemonte, con oltre il doppio di malati rispetto alla media nazionale (11,6 casi per mille), seguita dalla Liguria (6,78) e le Marche (6,5). Nessuna preoccupazione, tuttavia, spiega l'epidemiologo dell'Iss Gianni Rezza: "L'andamento di quest'anno è in linea con gli altri anni, a parte lo scorso anno con l'influenza A. Ora inizia la salita, ci aspettiamo casi in aumento fino al picco tra fine gennaio e inizio febbraio. E con il salire del numero dei casi, ovviamente salirà anche il numero di complicanze anche gravi, che resteranno comunque in netta minoranza, come sta succedendo in Gran Bretagna". Importante resta la vaccinazione, "soprattutto per i soggetti più a rischio. Ricordo che il vaccino quest'anno è trivalente, e copre anche contro il virus A". Occhio soprattutto ai bambini: "Con l'apertura delle scuole il virus si diffonderà maggiormente tra i più piccoli, ma non c'è motivo particolare di preoccupazione".

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