Il sito abuondiritto.it pubblica la registrazione dell’udienza di convalida dell’arresto del 31enne romano, morto lo scorso 22 ottobre. Sette minuti che mettono in luce la fragilità di Stefano, che non nega i suoi problemi con la droga
“Buongiorno sono Cucchi Stefano nato a Roma il 1 ottobre del 1978. Mi scusi non riesco a parlare tanto bene”. Sono le ultime parole pronunciate da Stefano Cucchi, il 31enne romano morto lo scorso 22 ottobre in circostanze misteriose. Parole pronunciate il 16 ottobre del 2009 durante l’udienza di convalida dell’arresto. La registrazione è stata pubblicata sul sito abuondiritto.it. Oltre sette minuti di un interrogatorio in cui Stefano Cucchi appare “già provato, in grave difficoltà e con voce sofferente” osserva Luigi Manconi, presidente dell’associazione A Buon Diritto. E aggiunge: "In quella circostanza Cucchi rinnova la sua richiesta di essere assistito dal proprio avvocato di fiducia. La richiesta non viene accolta allora e nemmeno dopo. Sono le ultime parole di Stefano Cucchi prima che se lo portassero via".
L’audio mette ancora di più in luce la fragilità del 31enne romano, che non nega di essere tossicodipendente. Anche la sua famiglia non ha mai negato i problemi che aveva con la droga. Ma ha sempre e solo chiesto giustizia a quello Stato al quale Stefano era stato affidato.
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