Terzigno, il no dei sindaci. Bertolaso: il Governo va avanti

Cronaca
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“Non arretriamo di un passo” dichiara il capo della Protezione civile dopo il rifiuti dei primi cittadini della proposta di “congelare” l'apertura della seconda discarica. I cittadini vogliono più garanzie e chiedono un decreto. Proseguono gli scontri

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Passa la linea della fermezza del Governo sull'emergenza rifiuti a Napoli. "Non arretriamo di un passo. Andremo avanti con l'accordo, rispettando i punti del documento siglato ieri sera (sabato 23, ndr), in maniera unilaterale", dice Guido Bertolaso. Il capo della Protezione civile è molto netto sulle decisioni assunte, ma tende una mano ai sindaci dei paesi vesuviani, che invece quell'accordo l'hanno bocciato. "Il documento è sempre qui - dice rivolgendosi ai sindaci - potete sottoscriverlo in qualsiasi momento".

I punti, però, restano quelli e non si modificano e verrà istituito, fa sapere, un tavolo tecnico-istituzionale. I sindaci chiedevano maggiori garanzie sulla sospensione a tempo indeterminato della discarica di Cava Vitiello. "La sua apertura è rimandata alle calende greche - sottolinea Bertolaso - per ora lì non si fa nulla, ma non possiamo cancellarla dalla legge".

Confermata anche la chiusura per tre giorni di Cava Sari, tempo che servirà ai tecnici per effettuare le analisi di aria ed acqua e verificare le reali condizioni della discarica. Al termine riprenderanno gli sversamenti, ma solo per i Comuni della zona rossa. "I rifiuti di Napoli saranno conferiti nel termovalorizzatore di Acerra - annuncia il capo della Protezione civile - dove ieri sono state già bruciate 1.580 tonnellate di immondizia".

Una risposta alle polemiche sulla funzionalità dell' impianto. Rassicurazioni anche per gli abitanti di Chiaiano, periferia Nord di Napoli, dove c'è una discarica all'interno del Parco delle Colline: non ci saranno aumenti di volumi. Ma lì, a differenza di quanto ipotizzato, quando nel 2008 fu realizzata, "nessuno, né i cittadini né gli ospedali lì intorno, si lamenta del cattivo odore". Segno, questo, che "la discarica funziona ed è gestita correttamente".

Bertolaso si è tenuto in stretto contatto con il premier Silvio Berlusconi per tenerlo informato sulla crisi."Lui aveva formulato riservatamente alcune idee". Il sottosegretario si è assunto polemicamente la responsabilità sia per la mancata visita del premier a Terzigno che per la mancata cancellazione di Cava Vitiello dalla legge. "Io - ha ricordato - ho detto ai comitati che se il presidente non è andato a Terzigno e se Cava Vitiello non è stata cancellata la colpa è mia. Prendetevela con me, perché io - ha sottolineato - ho spiegato a Berlusconi che con l'incredibile dose di umanità che lo caratterizza si è fatto commuovere dalle lamentele, che noi potevamo fare tutto tranne che cancellarla. Altrimenti - ha aggiunto - noi dovevamo cancellare tutte le discariche previste dalla legge: o le cancelliamo tutte o nessuna, non ci sono cittadini di serie A e di serie B".

Intanto a Napoli è in corso un'operazione di pulizia straordinaria per rimuovere i rifiuti dalle strade. Gli automezzi dell'Asia potranno sversare negli Stir di Tufino e di Giugliano dopo l' autorizzazione di Bertolaso. In questo modo, la città tornerà pulita "in 3 o 4 giorni". Nonostante il no al documento, Gennaro Langella, sindaco di Boscoreale, ha comunicato l'intenzione dei primi cittadini di continuare a dialogare per giungere a una soluzione condivisa.

Sul fronte delle proteste, arriva da più parti l'invito a dire 'no alla violenza, affinché i cittadini possano riprendere la vita di tutti i giorni". L'esigenza è quella di separare i facinorosi, i violenti, dalla gente che protesta in maniera civile. I manifestanti, dal canto loro, giudicano positiva l'apertura di Bertolaso per l'apertura di un tavolo tecnico, ma ritengono "indispensabile per proseguire il confronto la cancellazione di Cava Vitiello dalla legge 123".

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