Ancora tensione sulla trasmissione di Milena Gabanelli. Il ministro dello Sviluppo Economico: "Supposizioni non basate su fatti". Pd e Idv chiedono che il presidente del Consiglio riferisca in parlamento. Casini: "No alla censura"
"Report", il programma Tv di Milena Gabanelli dedicato in parte ai presunti immobili del premier ad Antigua, fa il 'pieno' di ascolti, con 4.928.000 spettatori e il 18,70% di share, e crea alta tensione nei palazzi della politica. Innescando un botta e risposta a distanza tra il ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, secondo il quale quella di domenica è stata "una puntata odiosa", non valida da un punto di vista giornalistico, e il presidente della Rai Paolo Garimberti che parla invece di un prodotto giornalisticamente "valido".
Il leader Idv Antonio Di Pietro chiede al presidente del Consiglio di riferire in parlamento anche sul giro delle società off shore "in cui si muove". Mentre per Luigi Zanda (Pd) non è possibile che il premier spenda 20 milioni di euro tra terreni e ville ad Antigua "senza rendere noti nel dettaglio i termini dell'acquisto".
Il Cavaliere, rincara la dose Nichi Vendola, "dovrebbe solo fornire delle risposte".
Berlusconi, incalza il Pdci, chiarisca, anziché gridare "al lupo al lupo ogni volta che l'informazione libera porti alla luce inchieste a lui scomode". Già, perché, oltre al contenuto dell'inchiesta sulla presunta compravendita di immobili attraverso società off-shore, crea scalpore anche il tentativo di 'censura' di Report da parte del Pdl.
In quel partito, replica Pancho Pardi (Idv), il concetto di libertà sta solo nel nome. Nei fatti, aggiunge, "tutto ciò che non piace a Berlusconi o che lo mette in discussione deve essere censurato. Vorrebbe una Rai piena di Minzolini e Fede".
Ma nessuno ha cercato di bloccare 'Report', ribatte Carlo Giovanardi. L'avvocato del premier Niccolò Ghedini, osserva, voleva solo che durante la trasmissione qualcuno intervenisse per "rispondere alle accuse". Tutto qui.
Scatenare queste polemiche, osserva Gaetano Quagliariello (Pdl) prendendosela con i 'suoi', è stato comunque sbagliato. "Se non avessimo fatto tanto casino" anche prima della messa in onda del programma, assicura, "in molti avrebbero fatto come me e si sarebbero visti Bari-Lazio".
E invece anche nel centrodestra hanno preferito guardare 'Report'. Come dimostra il commento di Romani che infuoca ulteriormente il clima.
"Si è trattato di una puntata odiosa", sostiene. "Si facevano delle supposizioni non basate sui fatti" facendo riferimenti e accostamenti "che non ho assolutamente condiviso". Né "mi è piaciuto - aggiunge - come programma giornalistico". "Non vedo fondati motivi di polemica", è la replica del presidente della Rai difendendo il valore giornalistico dell'inchiesta.
"Forse Romani vuole chiudere anche Report?", si chiede invece Leoluca Orlando (Idv). "Così come non ho chiesto a Fini di riferire in Parlamento sulla casa di Montecarlo - taglia corto il leader Udc Pier Ferdinando Casini - non chiederò la stessa cosa a Berlusconi per la casa ad Antigua". L'importante, però, è che "libera stampa e libera tv non subiscano censure".
Il leader Idv Antonio Di Pietro chiede al presidente del Consiglio di riferire in parlamento anche sul giro delle società off shore "in cui si muove". Mentre per Luigi Zanda (Pd) non è possibile che il premier spenda 20 milioni di euro tra terreni e ville ad Antigua "senza rendere noti nel dettaglio i termini dell'acquisto".
Il Cavaliere, rincara la dose Nichi Vendola, "dovrebbe solo fornire delle risposte".
Berlusconi, incalza il Pdci, chiarisca, anziché gridare "al lupo al lupo ogni volta che l'informazione libera porti alla luce inchieste a lui scomode". Già, perché, oltre al contenuto dell'inchiesta sulla presunta compravendita di immobili attraverso società off-shore, crea scalpore anche il tentativo di 'censura' di Report da parte del Pdl.
In quel partito, replica Pancho Pardi (Idv), il concetto di libertà sta solo nel nome. Nei fatti, aggiunge, "tutto ciò che non piace a Berlusconi o che lo mette in discussione deve essere censurato. Vorrebbe una Rai piena di Minzolini e Fede".
Ma nessuno ha cercato di bloccare 'Report', ribatte Carlo Giovanardi. L'avvocato del premier Niccolò Ghedini, osserva, voleva solo che durante la trasmissione qualcuno intervenisse per "rispondere alle accuse". Tutto qui.
Scatenare queste polemiche, osserva Gaetano Quagliariello (Pdl) prendendosela con i 'suoi', è stato comunque sbagliato. "Se non avessimo fatto tanto casino" anche prima della messa in onda del programma, assicura, "in molti avrebbero fatto come me e si sarebbero visti Bari-Lazio".
E invece anche nel centrodestra hanno preferito guardare 'Report'. Come dimostra il commento di Romani che infuoca ulteriormente il clima.
"Si è trattato di una puntata odiosa", sostiene. "Si facevano delle supposizioni non basate sui fatti" facendo riferimenti e accostamenti "che non ho assolutamente condiviso". Né "mi è piaciuto - aggiunge - come programma giornalistico". "Non vedo fondati motivi di polemica", è la replica del presidente della Rai difendendo il valore giornalistico dell'inchiesta.
"Forse Romani vuole chiudere anche Report?", si chiede invece Leoluca Orlando (Idv). "Così come non ho chiesto a Fini di riferire in Parlamento sulla casa di Montecarlo - taglia corto il leader Udc Pier Ferdinando Casini - non chiederò la stessa cosa a Berlusconi per la casa ad Antigua". L'importante, però, è che "libera stampa e libera tv non subiscano censure".