Senza casa, senza lavoro e in alcuni casi senza cibo. Oltre agli edifici, il sisma del 2009, ha spazzato via molti posti di lavoro e nel capoluogo la ripresa è diventata una chimera. Mentre c’è chi aspetta la defiscalizzazione delle attività economiche
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Difficile tornare a sorridere a L'Aquila se a mancare è soprattutto una cosa: il lavoro. A oltre un anno dal sisma che ha colpito l'Abruzzo la situazione economica del capoluogo è sempre più difficile. Se fino ad oggi sono riaperti solo 30 negozi su 2000, come ha raccontato Sky.it pochi giorni fa, non va meglio per quanto riguarda le altre attività economiche e il mercato del lavoro in generale. Sono molte le famiglie in difficoltà e alla mensa dei poveri il numero dei pasti che vengono distribuiti è raddoppiato rispetto al 2009, prima del terremoto. L'assessore alle Politiche sociali del Comune, Stefania Pezzopane, non ha dubbi: "Ci sono nuovi poveri che prima non si sognavano minimamente di diventarlo".
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