Lo denuncia con un filmato l'associazione Sos Racket e usura: "Negli ospedali gli infermieri consigliano pompe funebri amiche"
Un video, girato in alcuni ospedali nel milanese dall'associazione Sos Racket e Usura e diffuso in queste ore, mostra in azione infermieri e addetti delle pompe funebri negli ospedali mentre danno vita a un "becero e squallido commercio dei morti".
L'associazione si è mossa in seguito a delle segnalazioni di altre imprese funebri. "Dicevano tutte la stessa cosa", spiega Frediano Manzi, a capo di Sos Racket. E cioè che "nulla era cambiato" dal blitz, nell'ottobre 2008, della polizia in otto strutture sanitarie che ha portato all'arresto di 41 infermieri perché segnalavano quando e dove moriva un paziente alle imprese. Abbiamo deciso di andare a vedere per capire cosa stava succedendo". Ed ecco i video denuncia. "Siamo stati in una decina di ospedali e alla fine il risultato è sempre lo stesso: il racket del caro estinto esiste".
La Direzione Sanitaria dell'IRCCS Policlinico San Donato, però, si chiama fuori e precisa di non avere alcuna responsabilità nel caso perchè la morgue è affidata a una società esterna. La Direzione Sanitaria ha però immediatamente avviato un'indagine interna volta a un'attenta ricostruzione dei fatti, si legge in una nota.
L'associazione si è mossa in seguito a delle segnalazioni di altre imprese funebri. "Dicevano tutte la stessa cosa", spiega Frediano Manzi, a capo di Sos Racket. E cioè che "nulla era cambiato" dal blitz, nell'ottobre 2008, della polizia in otto strutture sanitarie che ha portato all'arresto di 41 infermieri perché segnalavano quando e dove moriva un paziente alle imprese. Abbiamo deciso di andare a vedere per capire cosa stava succedendo". Ed ecco i video denuncia. "Siamo stati in una decina di ospedali e alla fine il risultato è sempre lo stesso: il racket del caro estinto esiste".
La Direzione Sanitaria dell'IRCCS Policlinico San Donato, però, si chiama fuori e precisa di non avere alcuna responsabilità nel caso perchè la morgue è affidata a una società esterna. La Direzione Sanitaria ha però immediatamente avviato un'indagine interna volta a un'attenta ricostruzione dei fatti, si legge in una nota.