Trani, il Csm apre una pratica su ispezione Alfano

Cronaca
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In Puglia l’incontro tra magistrati e gli uomini inviati dal Guardasigilli che “non vedranno i fascicoli”, dice il pm. Alfano: a Trani talpe da punire, Csm non faccia politica. Berlusconi: "Libertà mutilata". Santoro ascoltato in Procura

Nel Palazzo di Giustizia di Bari l'incontro tra gli ispettori del Ministero della Giustizia e i magistrati che a Trani conducono l'inchiesta sulle presunte pressioni per sospendere la trasmissione Annozero. In una pausa dei lavori il Pm Michele Ruggiero, titolare dell'inchiesta, ha confermato ai cronisti che gli ispettori non vedranno i fascicoli dell'inchiesta ne' tutte le parti coperte dal segreto istruttorio. All'incontro, oltre al Pm Ruggiero, partecipa anche il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo, mentre gli 007 di Via Arenula sono guidati da Arcibaldo Miller. "Sono sereno e tranquillo - ha spiegato Ruggiero – gli altri membri del pool non sono venuti perché sono io il titolare del fascicolo". E ha aggiunto: "Tutto quello che non è stato reso noto agli indagati non sarà reso noto agli ispettori.

Poiché finora - a quanto si sa - gli indagati non hanno avuto alcuna notizia ufficiale sull'indagine in corso, è possibile ipotizzare che i magistrati tranesi opporranno il segreto istruttorio su gran parte degli atti dell'inchiesta nella quale è indagato anche il premier Silvio Berlusconi.

Intanto il Comitato di presidenza del Csm ha dato il via libera all'apertura della pratica, chiesta ieri dalla maggioranza dei consiglieri, sull'ispezione disposta dal ministro Alfano alla Procura di Trani. Il fascicolo sull'ispezione dovrà verificare se il mandato degli 007 di Alfano comporta interferenze con le indagini della procura che sono ancora in corso e che hanno coinvolto tra gli altri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
I consiglieri che hanno sottoscritto la richiesta di un'indagine del Csm (tutti tranne i tre laici del Pdl e dell'Udc) nutrono forti dubbi sulla bontà dell'iniziativa del ministro visto che ha incaricato i suoi ispettori di accertare "fatti e circostanze che riguardano esclusivamente l'attività giurisdizionale" e che dunque sono fuori dai loro poteri di indagine, come la competenza territoriale, l'ammissibilità delle intercettazioni telefoniche disposte, e i motivi della fuga di notizie. A compiere gli accertamenti sarà la sesta Commissione del Csm.

"Nella linea del Csm, che è di data antica, abbiamo affidato alla sesta commissione il compito di ribadire quali siano i confini tra ispezione e indagine giudiziaria" ha detto il vicepresidente del Csm Nicola Mancino illustrando ai giornalisti le ragioni della decisione del comitato di presidenza di assegnare alla sesta commissione il fascicolo sull'ispezione disposta dal guardasigilli a Trani. "L'indagine giudiziaria non può essere compressa dall'ispezione - ha ricordato Mancino - bisogna rispettare l'autonomia e l'indipendenza della magistratura requirente".

Nessuna decisione è stata presa invece dal Comitato di presidenza del Csm sul caso del consigliere Cosimo Ferri, finito nelle intercettazioni agli atti della procura di Trani, per le sue conversazioni con Giancarlo Innocenzi sulla trasmissione "Annozero". Mancino e i vertici della Cassazione, dopo aver ascoltato Ferri, che anche con una memoria ha ribadito la natura lecita dei suoi rapporti con il commissario di Agcom ("la mia posizione è chiarissima, continuo a camminare a testa alta"), ritengono che ci sia bisogno ancora di un approfondimento.

Ferri: "Sono tranquillo"


Al Csm il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha raccomandato oggi di non fare politica . E sull'ispezione ha detto: "Gli ispettori cominceranno a lavorare senza interferire nell'inchiesta e con lo scopo di contribuire all'accertamento di quanto è accaduto, principalmente in riferimento alla presenza di talpe che ci auguriamo vengano immediatamente individuate e punite".

Oggi è stato ascoltato dai magistrati il giornalista Michele Santoro sulle pressioni che sarebbero state esercitate per far chiudere la trasmissione "Annozero" di RaiDue.
"Basta leggere i giornali e le dichiarazioni pubbliche fatte dal presidente del Consiglio e non solo per comprendere quale sia stata la pressione politica esercitata nei confronti della nostra trasmissione perché non andasse in onda", ha detto Santoro lasciando la Procura .

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare l'inchiesta, definendola "una vicenda grottesca che mutila la libertà" .

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