E’ quanto sostiene il legale del capo della Protezione civile, accusato di aver favorito un imprenditore nell’assegnazione degli appalti di opere pubbliche in cambio di denaro e prestazioni sessuali. E ancora: “Solo massaggi al Salaria Sport Village”
BERTOLASO, L'EROE DEI DUE MONDI: LA FOTOSTORY
G8 ALLA MADDALENA, UN'OCCASIONE PERSA: LE FOTO
Nessun festino, nessun massaggio che non fosse solo, ed esclusivamente, un massaggio, nessun rapporto sessuale con la brasiliana Monica. E, soprattutto, nessuna corruzione. L'avvocato Filippo Dinacci, difensore del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, parla di indagini difensive e prove, con cui intende smontare l'accusa della procura di Firenze, che ha dato il via all'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi: il G8 alla Maddalena, i mondiali di nuoto e le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Quattro gli arrestati e 28 gli indagati. Fra questi ultimi Bertolaso, accusato di corruzione. Secondo i magistrati toscani, il capo della Protezione civile avrebbe favorito un imprenditore, Diego Anemone (uno dei quattro arrestati) nell'assegnazione degli appalti per il G8 della Maddalena, in cambio anche dell'organizzazione di festini, massaggi particolari e incontri sessuali al 'Salaria Sport Village'.
"Si tratta di fantasiose ricostruzioni", spiega l'avvocato Dinacci, che parla sia dei riferimenti hard a Francesca (la massaggiatrice citata nell'ordinanza della Procura fiorentina), sia del rapporto sessuale che Bertolaso avrebbe avuto con la brasiliana Monica che, secondo gli investigatori, venne fatta arrivare appositamente al 'Salaria Sport Village', su indicazione di Anemone, dall'ex soubrette Regina Profeta, che nega tutto.
Per la procura di Firenze, gli appuntamenti 'galanti' confermerebbero il rapporto "di collusione" fra Bertolaso e Anemone. Secondo quanto scritto nell'ordinanza, l'imprenditore avrebbe cercato di recuperare 50 mila euro per il capo della Protezione civile. Una ricostruzione definita dal legale di Bertolaso "insussistente".
Un primo confronto fra la versione della procura e quella della difesa ci sarà a breve, in un'aula giudiziaria, a Firenze.
Il legale di Bertolaso ha infatti presentato ricorso al tribunale del riesame contro il sequestro di documenti avvenuto durante la perquisizione di mercoledì negli uffici e nell'abitazione del capo della Protezione civile. L'udienza dovrebbe tenersi fra una decina di giorni. Per la difesa, il ricorso al riesame è forse anche un modo per far venire allo scoperto la procura, che dovrà depositare gli atti che stanno alla base del provvedimento, che l'indagato non conosce; per i magistrati sarà l'occasione per illustrare la loro posizione in maniera più' approfondita rispetto all'ordinanza.
Secondo il legale di Bertolaso, con le attività investigative della difesa sono state "acquisite prove che dimostrano come i massaggi di cui ha fruito il dottor Bertolaso, siano effettivi e necessitati da una sindrome cervicale accompagnata da contratture vertebrali". Massaggi, quelli di Francesca, "eseguiti da un soggetto munito di specifici diplomi rilasciati a seguito di esame da strutture riconosciute da enti istituzionali". Stessa linea su Monica: "Le indagini difensive dimostreranno l'assoluta insussistenza di questa ipotetica relazione. Porteremo anche le prove".
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Quattro gli arrestati e 28 gli indagati. Fra questi ultimi Bertolaso, accusato di corruzione. Secondo i magistrati toscani, il capo della Protezione civile avrebbe favorito un imprenditore, Diego Anemone (uno dei quattro arrestati) nell'assegnazione degli appalti per il G8 della Maddalena, in cambio anche dell'organizzazione di festini, massaggi particolari e incontri sessuali al 'Salaria Sport Village'.
"Si tratta di fantasiose ricostruzioni", spiega l'avvocato Dinacci, che parla sia dei riferimenti hard a Francesca (la massaggiatrice citata nell'ordinanza della Procura fiorentina), sia del rapporto sessuale che Bertolaso avrebbe avuto con la brasiliana Monica che, secondo gli investigatori, venne fatta arrivare appositamente al 'Salaria Sport Village', su indicazione di Anemone, dall'ex soubrette Regina Profeta, che nega tutto.
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Un primo confronto fra la versione della procura e quella della difesa ci sarà a breve, in un'aula giudiziaria, a Firenze.
Il legale di Bertolaso ha infatti presentato ricorso al tribunale del riesame contro il sequestro di documenti avvenuto durante la perquisizione di mercoledì negli uffici e nell'abitazione del capo della Protezione civile. L'udienza dovrebbe tenersi fra una decina di giorni. Per la difesa, il ricorso al riesame è forse anche un modo per far venire allo scoperto la procura, che dovrà depositare gli atti che stanno alla base del provvedimento, che l'indagato non conosce; per i magistrati sarà l'occasione per illustrare la loro posizione in maniera più' approfondita rispetto all'ordinanza.
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