Il presidente del Consiglio torna in Abruzzo per inaugurare una scuola elementare costruita dalla Protezione Civile. E chiede ai bimbi: "Volete fare il medico? L'avvocato? Vi do un consiglio: occupatevi di una professione e poi fate anche la politica"
"Pensate che il signor Silvio Berlusconi sia un buon presidente? Allora daremo il voto anche ai bambini sopra i 5 anni". Il presidente del Consiglio oggi torna all'Aquila e incontra i bambini delle elementari "Mariele Ventre", scherzando con loro mentre sono a pranzo alla mensa.
"Dite al vostro papà e alla vostra mamma che il presidente è stato qui e manderà alla vostra preside tanti bei libri - promette il premier - perché so che avete perso la vostra biblioteca di 4.500 libri. Io ve ne manderò 2.000 e faccio gli auguri ai vostri genitori affinché tutti i sogni che portano nel cuore per voi si avverino".
Il premier fa un giro tra le classi delle elementari, dopo aver festosamente salutato i bambini dell'asilo schierati per accoglierlo, fa foto con i piccoli scolari, stringe le mani dei loro insegnanti e a tutti domanda se ci sia qualcuno del Milan. Poi, il breve incontro alla mensa, dove i bambini mangiano pasta al forno, formaggio, insalata e banana.
"Volete fare i medici, gli avvocati, gli ingegneri? Qualcuno vuole fare anche il politico? - Chiede loro - allora io, che sono il presidente del Consiglio, vi do un consiglio: occupatevi di una professione e poi fate anche la politica. Studiate tanto perche' solo così si può diventare ciò che si sogna di essere".
Berlusconi lascia la mensa stringendo in mano il disegno che lo scolaro Filippo ha voluto donargli. "Torni a trovarci spesso", dice un insegnante. "Ormai siete a posto", ribatte il premier. "Mica tanto...", scherzano tutti. Ancora una sosta fuori, dove alcuni abitanti e un gruppo di ragazzi donano al premier una maglietta con la scritta "L'Aquila con Silvio" che Berlusconi si appoggia addosso. "Grazie per tutto quello che ha fatto per noi - lo saluta un manifestante - ci ha garantito un terremoto di lusso".
"Dite al vostro papà e alla vostra mamma che il presidente è stato qui e manderà alla vostra preside tanti bei libri - promette il premier - perché so che avete perso la vostra biblioteca di 4.500 libri. Io ve ne manderò 2.000 e faccio gli auguri ai vostri genitori affinché tutti i sogni che portano nel cuore per voi si avverino".
Il premier fa un giro tra le classi delle elementari, dopo aver festosamente salutato i bambini dell'asilo schierati per accoglierlo, fa foto con i piccoli scolari, stringe le mani dei loro insegnanti e a tutti domanda se ci sia qualcuno del Milan. Poi, il breve incontro alla mensa, dove i bambini mangiano pasta al forno, formaggio, insalata e banana.
"Volete fare i medici, gli avvocati, gli ingegneri? Qualcuno vuole fare anche il politico? - Chiede loro - allora io, che sono il presidente del Consiglio, vi do un consiglio: occupatevi di una professione e poi fate anche la politica. Studiate tanto perche' solo così si può diventare ciò che si sogna di essere".
Berlusconi lascia la mensa stringendo in mano il disegno che lo scolaro Filippo ha voluto donargli. "Torni a trovarci spesso", dice un insegnante. "Ormai siete a posto", ribatte il premier. "Mica tanto...", scherzano tutti. Ancora una sosta fuori, dove alcuni abitanti e un gruppo di ragazzi donano al premier una maglietta con la scritta "L'Aquila con Silvio" che Berlusconi si appoggia addosso. "Grazie per tutto quello che ha fatto per noi - lo saluta un manifestante - ci ha garantito un terremoto di lusso".