Strage Kabul, Camporini: dopo esplosione conflitto a fuoco

Cronaca
IMG_RICOSTRATTENTATO_548x345

Sembra ormai appurato che subito dopo l'esplosione c'è stata una sparatoria. Così il generale Camporini, Capo di Stato Maggiore della Difesa, sulla dinamica dell'attentato che ha provocato la morte dei 6 parà in missione in Afghanistan. Aperte 3 inchieste

Le indagini proseguono serrate, i carabinieri del Ros sono a Kabul per appurare i fatti, ma intanto le indiscrezioni continuano a trapelare sull'attentato costato la vita ai sei parà italiani. Uno dei dubbi resta quello dell'eventuale sparatoria che sarebbe seguita all'esplosione dell'autobomba che si è infilata fra i due Lince. Secondo un'informativa degli investigatori, i quattro militari superstiti si sarebbero ritrovati coinvolti in un conflitto a fuoco e si sarebbero difesi. Un rapporto attualmente nelle mani dei magistrati romani, il procuratore aggiunto Pietro Saviotti ed il sostituto Giancarlo Amato, che dovranno ricostruire la dinamica. Una conferma importante a questa ipotesi arriva dal generale Vincenzo Camporini, capo di stato maggiore della Difesa. "Abbiamo ricostruzioni non ancora coincidenti - ha spiegato il generale - ma lo scambio di armi da fuoco è appurato". Toccherà ora alle tre inchieste aperte dalla Procura di Roma, dalla magistratura afgana e quella tecnica del'Isaf, passare al setaccio tutte le informazioni. Fra queste, anche l'indiscrezione secondo la quale ci sarebbe un video, in cui si vedrebbero uomini armati avanzare verso i mezzi militari in fiamme. Testimoni afghani hanno raccontato che gli italiani hanno sì sparato, ma solo colpi in aria, per disperdere la gente e per evitare eventuali episodi di sciacallaggio.

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]