Compostezza, silenzio, commozione hanno aleggiato sul sagrato del duomo di Milano per l'addio al re dei telequiz. Una folla di amici e ammiratori a testimoniare come sia sempre riuscito a a far sentire gli italiani una grande famiglia
L'addio a Mike si è svolto all'insegna della sobrietà, che tanto amava, e del calore, che solo ai grandi si riserva. Sabato 12 settembre, Duomo di Milano: una mattinata che ricorderanno in tanti. Tra applausi e lacrime, sorrisi e ricordi, erano almeno in 15mila sulla piazza, tutti in fila, sotto il sole, in piedi per l'ultimo tributo. Chi non ha trovato posto nella cattedrale ha reso omaggio al più longevo dei conduttori tv con cartelloni e striscioni. All'interno gli amici di sempre, i colleghi, il mondo dello spettacolo, quello delle istituzioni, emozionato e compito. Funerali di stato fortemente voluti dal governo. Tutto è cominciato con un leggero anticipo. Il feretro, accompagnato dalla moglie Daniela e i tre figli, è stato accolto con un applauso scrosciante poco prima delle 10. Ha celebrato le esequie il vescovo ausiliario di Milano monsignor Erminio De Scalzi. Al termine del rito la bara è stata condotta a spalla, sul sagrato, da Pippo Baudo e dai figli di Mike. All'esterno un fuori programma. Voci rotte dall'emozione, battute, ricordi, parole di grande significato per l'uomo e per il personaggio che ha rivoluzionato, attraverso la tv, il modo di vivere della società italiana.
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Addio Mike, l'album fotografico