Gli amici della 16enne violentata durante una festa di Paese avrebbero tentato di "farsi giustizia da soli". Il ragazzo romeno accusato della violenza sessuale ha scampato l'aggressione grazie ai carabinieri intervenuti per arrestarlo
Prima che venisse arrestato, ha rischiato il linciaggio il 18enne romeno accusato di aver violentato una sedicenne italiana giovedi' sera ad Arcinazzo Romano, in provincia di Roma.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Subiaco, che indagano sul caso, lo stupro e' avvenuto mentre nella cittadina si svolgeva una festa all'insegna dell'enogastronomia locale. Ad Arcinazzo c'erano quindi punti di ritrovo per le degustazioni e proprio in uno di questi la ragazza sarebbe stata adescata dal 18enne. I due si sarebbero poi allontanati e la ragazza sarebbe stata violentata.
La vittima si e' poi rivolta agli amici per raccontare quanto accaduto. A quel punto un gruppo di una ventina di persone ha raggiunto l'abitazione in cui si trovava il ragazzo e ha cercato di entrare. Il linciaggio e' stato pero' sventato dall'intervento dei carabinieri che hanno arrestato il romeno, ora in carcere a Rebibbia con l'accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore eta' della presunta vittima.
Oggi il ragazzo è stato ascoltato dal gip del Tribunale di Tivoli. "Non ho violentato nessuno, lei era consenziente, ci siamo appartati, poi ci siamo baciati, ma non ho fatto nessuna violenza", ha detto il 18enne. E ha aggiunto: "Non nego di aver avuto un rapporto sessuale con quella ragazza. Avevamo bevuto ma non ho usato violenza".
Il gip del tribunale di Tivoli si e' riservato di decidere sulla richiesta di custodia cautelare in carcere chiesta dal pm Giuseppe Mimmo ma per ora ha solo convalidato il fermo.
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La vittima si e' poi rivolta agli amici per raccontare quanto accaduto. A quel punto un gruppo di una ventina di persone ha raggiunto l'abitazione in cui si trovava il ragazzo e ha cercato di entrare. Il linciaggio e' stato pero' sventato dall'intervento dei carabinieri che hanno arrestato il romeno, ora in carcere a Rebibbia con l'accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore eta' della presunta vittima.
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Il gip del tribunale di Tivoli si e' riservato di decidere sulla richiesta di custodia cautelare in carcere chiesta dal pm Giuseppe Mimmo ma per ora ha solo convalidato il fermo.
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