Energy Drink: cresce il consumo ma anche il rischio
CronacaSecondo uno studio del CNR sono in aumento tra i giovanissimi le bevande stimolanti, ma gli effetti collaterali sono ancora tutti da valutare
Spopolano tra giovani e giovanissimi per i loro effetti stimolanti dovuti al contenuto di caffeina, ginseng e vitamine: gli energy drink, bevande analcoliche che dovrebbero abbattere la stanchezza, hanno fatto segnare un +15% nei consumi. La sicurezza nell'uso di questi prodotti, però, non e' stata mai dimostrata a livello scientifico.
A parlarne è stato il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) citando uno studio del consorzio distributori automatici. Dalla sua pubblicazione quindicinale 'Almanacco delle scienze', dunque, il Cnr avverte i consumatori a moderare l'uso di bevande tanto amate in estate per tirare fino a tardi, ma dagli effetti ancora tutti da valutare.
In Italia gli energy drink sono venduti nei supermercati, anche se una circolare del ministero della Salute consiglia 'un consumo moderato, in relazione a contemporanee assunzioni di caffeina'. Inoltre, sempre secondo la circolare, non devono essere 'riportate in etichetta affermazioni su effetti vantaggiosi non documentati, con l'avvertenza di evitare la simultanea esposizione ad alcol e tabacco'. Ma in Italia il consumo, specie tra i giovani, è in aumento e spesso si mischiano energy drink e alcolici. "La tendenza è allarmante - ha spiegato Alfredo Quinones Galvan, del Cnr di Pisa - E' una combinazione pericolosa perché le sostanze stimolanti degli energy drink alterano la percezione di sonno e stanchezza. Il ragazzo si sente sveglio - ha concluso - ma una volta svaniti gli effetti è facile avere un colpo di sonno".
In altri Paesi dell'Europa occidentale la situazione è diversa. L'agenzia francese per la sicurezza sanitaria degli alimenti (Afssa) ha messo in guardia i consumatori affermando che l'innocuità e l'apporto nutrizionale di queste bevande analcoliche non sono garantiti. In Norvegia e Danimarca sono bevande proibite, mentre la Gran Bretagna ne sconsiglia l'uso a donne in gravidanza e a persone con problemi cardiovascolari.
Secondo un sondaggio condotto dalla ZenithInternational, in Europa i principali consumatori di energy drink sono: Regno Unito (26,7%), Germania (16,8%) e Spagna (13%), che insieme consumano il 56% del totale. La Francia è stata la nazione con la più rapida crescita del mercato, mentre l'Irlanda ha il più alto consumo di energy drink per persona, 7,7 litri/anno, seguita da Austria e Svizzera con 5,4 e 2,4 litri. I prodotti a base di taurina e caffeina rappresentano il 74% del totale e le prime 10 marche producono il 75% del volume totale. Secondo lo studio, infine, il tasso di crescita medio annuo del consumo di energy drink dovrebbe mantenersi sull'8% per i prossimi cinque anni, portando il consumo di bevande energetiche in Europa Occidentale vicino a 700 milioni di litri nel 2012.
"Mancano studi che dimostrino con certezza la dannosità di queste bevande - ha dichiarato Quinones Galvan - e gli effetti benefici reclamizzati. In ognuna di queste lattine ci sono circa 80 mg di caffeina, una dose superiore a quella presente in una tazza di caffé espresso (60 mg). Il problema è che in seguito all'assunzione di una dose di caffeina pari a 300-400 mg, circa quattro lattine di energy drink, c'è un aumento significativo della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca".
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A parlarne è stato il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) citando uno studio del consorzio distributori automatici. Dalla sua pubblicazione quindicinale 'Almanacco delle scienze', dunque, il Cnr avverte i consumatori a moderare l'uso di bevande tanto amate in estate per tirare fino a tardi, ma dagli effetti ancora tutti da valutare.
In Italia gli energy drink sono venduti nei supermercati, anche se una circolare del ministero della Salute consiglia 'un consumo moderato, in relazione a contemporanee assunzioni di caffeina'. Inoltre, sempre secondo la circolare, non devono essere 'riportate in etichetta affermazioni su effetti vantaggiosi non documentati, con l'avvertenza di evitare la simultanea esposizione ad alcol e tabacco'. Ma in Italia il consumo, specie tra i giovani, è in aumento e spesso si mischiano energy drink e alcolici. "La tendenza è allarmante - ha spiegato Alfredo Quinones Galvan, del Cnr di Pisa - E' una combinazione pericolosa perché le sostanze stimolanti degli energy drink alterano la percezione di sonno e stanchezza. Il ragazzo si sente sveglio - ha concluso - ma una volta svaniti gli effetti è facile avere un colpo di sonno".
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"Mancano studi che dimostrino con certezza la dannosità di queste bevande - ha dichiarato Quinones Galvan - e gli effetti benefici reclamizzati. In ognuna di queste lattine ci sono circa 80 mg di caffeina, una dose superiore a quella presente in una tazza di caffé espresso (60 mg). Il problema è che in seguito all'assunzione di una dose di caffeina pari a 300-400 mg, circa quattro lattine di energy drink, c'è un aumento significativo della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca".
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