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L'ex sindaco deve rispondere di associazione a delinquere, concussione, corruzione, peculato
Un coro di applausi e di manifestazioni di sostegno ha accolto Luciano D'Alfonso, ex sindaco di Pescara ed ex segretario regionale del Pd, dopo il secondo interrogatorio durato cinque ore davanti al Tribunale della città. D'Alfonso è agli arresti domiciliari sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare per un presunto giro di tangenti nel settore delle opere pubbliche. Coinvolto insieme a una quarantina di persone, tutti imprenditori, in una vicenda di appalti truccati per la realizzazione di opere di riqualificazione, ha sempre respinto tutte le accuse.