La Cgil in piazza da tutta l'isola ma senza Cisl e Uil
Un migliaio di lavoratori sono arrivati questa mattina da tutta la Sardegna in piazza del Carmine a Cagliari, per lo sciopero generale indetto dalla Cgil nazionale contro la manovra del governo guidato da Giorgia Meloni. Dai trasporti alla sanità, passando per la scuola, il mondo della cultura e i servizi pubblici: tutti i settori sono rappresentati sul palco, dove si sono avvicendati i responsabili sindacali. Una manifestazione in solitaria, alla mobilitazione non ha aderito la Cisl e nell'isola anche la Uil.
"È una bella piazza - dice il segretario generale Fausto Durante - c'è stata una risposta compatta e decisa dei lavoratori della Sardegna, che hanno compreso le ragioni dello sciopero. Avremmo preferito essere in piazza con le altre organizzazioni sindacali - chiarisce - ma siccome sulla manovra abbiamo idee largamente convergenti, sarà possibile dopo questa giornata ricominciare il percorso unitario".
"Ragioni forti, fondate e di merito - aggiunge il segretario confederale Christian Ferrari -: dal fisco alle pensioni, dal potere d'acquisto all'emergenza salariale e alla precarietà, sono un insieme di temi ai quali questa manovra non solo non dà delle risposte, ma dà delle risposte che vanno nella direzione opposta, questo antipasto non ci piace e quella direzione non è quella giusta".
In piazza anche i consiglieri regionali dell'opposizione Francesco Agus, Eugenio Lai e Michele Ciusa, insieme alla deputata di Avs, Francesca Ghirra: "Ringrazio la Cgil per aver organizzato lo sciopero - ha commentato la parlamentare - ne condivido appieno il manifesto, la manovra del governo è volta a favorire chi è già privilegiato, a discapito di chi ha ha difficoltà a gestire la vita di tutti i giorni".