Lavori diga Cumbidanovu fermi da 33 anni, bando da 91,5 mln

Sardegna
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Orgosolo, infrastruttura dovrà essere completata tra 5 anni

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Nuovo bando per la diga di Cumbidanovu a Orgosolo, la madre di tutte le incompiute in Sardegna, in costruzione da 33 anni. L'invaso permetterebbe di immagazzinare acqua a garanzia dei lunghi periodi di siccità e in un secondo momento di avere una rete di irrigazione efficiente. Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha appaltato nei giorni scorsi la progettazione esecutiva dopo il finanziamento di 91,5 milioni per il completamento dell'opera, che dovrà essere portata a termine entro 4 o 5 anni.
    La diga, che consentirà di servire 2800 ettari di terreni agricoli dei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali, riparte dunque dopo una lunga storia di stop dovuti a contenziosi, procedimenti giudiziari e ai danni del ciclone Cleopatra nel 2013, con l'invaso quasi spazzato via e gli impianti inghiottiti dalla piena.
    La diga di Cumbidanovu, il più grande cantiere operativo presente in Sardegna, fa parte delle 379 opere incompiute in tutta Italia, 47 solo nell'isola al 30 giugno 2022 secondo il Quadro nazionale delle opere incompiute del Mit.
    "Questo bando è il risultato di un nuovo cambio di passo: siamo riusciti a chiudere l'iter di recupero dei finanziamenti e presto saranno trasferiti alla Regione Sardegna tutte le somme per realizzare i lavori - ha detto nel corso di una conferenza stampa al Comune di Orgosolo, Angelica Catalano commissaria nazionale per le dighe - Ci metteremo il massimo impegno per concludere l'opera e annuncio fin da ora che ci rivedremo ai primi di giugno per assicurarci che il cantiere sia già attivo".
    "Da parte nostra c'è grande soddisfazione per la ripartenza di un'opera cruciale per il territorio, che rappresenta l'esito di un lavoro di squadra, contiamo di finire i lavori nel giro di quattro o cinque anni" ha aggiunto il presidente del Consorzio di Bonifica Ambrogio Guiso.
    Soddisfatto anche il sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu: "E' un'opera che ci portiamo dietro da anni, fin dal 1989. Si tratta di un invaso strategico per il territorio che avrà sicuramente una ricaduta immediata, sia per Orgosolo, che per i paesi che beneficeranno dell'irrigazione".
   

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