Due anni dopo l'alluvione Bitti ancora esposto a rischi

Sardegna

Sindaco Ciccolini, "bisogna accelerare su spendita risorse"

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A due anni dall'alluvione del 2020, quando all'alba del 28 novembre una bomba di acqua e fango si è abbattè su Bitti, provocando tre morti e danni per milioni di euro, la comunità con grandi sacrifici prova a rialzarsi. Tanta era stata la solidarietà e quasi 100 milioni di euro tra fondi del Governo e della Regione furono messi sul piatto per la ricostruzione, ma ad oggi pochi ne sono stati spesi. I 30 milioni stanziati per la mitigazione del rischio, e quindi per gli interventi strutturali che avrebbero dovuto mettere in sicurezza il territorio, sono ancora nel cassetto.

"Bene l'impegno della Regione, del Governo e del dipartimento della Protezione civile sulla gestione dell'emergenza e sullo stanziamento dei fondi, ma sul fronte della spendita delle risorse abbiamo ancora tanto da fare - conferma all'ANSA il sindaco Giuseppe Ciccolini - Il paese con fatica ma con molta dignità, si sta rialzando, però è urgente accelerare sulle procedure di autorizzazione per gli interventi di mitigazione del rischio: a oggi siamo ancora esposti come nel 2020. Rimane poi ancora irrisolto - segnala il primo cittadino - il tema legato alla delocalizzazione delle attività produttive e delle abitazioni che non possono recuperare i loro edifici. E anche su questo dobbiamo dare risposte".

Lo spettro di una nuova tragedia non abbandona i 2.600 abitanti di Bitti, che hanno ancora negli occhi le scene drammatiche del 2020, quando si contarono tre vittime: l 'allevatore Giuseppe Mannu, di 55 anni, sprofondato in una voragine col suo fuoristrada, Giuseppe Mannu, di 90, annegato nella sua casa, e Lia Orunesu, di 89, spazzata via dalla furia dell'acqua a due passi dalla sua abitazione. A ricordare quelle ore drammatiche e l'impegno nella ricostruzione è il presidente della Regione Christian Solinas.

"L'alluvione di Bitti è una ferita ancora aperta, una emergenza gravissima affrontata da questa Giunta insieme al comune, ai cittadini, agli operatori, con una macchina dei soccorsi che ha visto impegnate 3.457 uomini della macchina regionale". Il governatore sottolinea inoltre "l'attività svolta sul fronte del dissesto idrogeologico e i finanziamenti regionali e nazionali stanziati per Bitti e i paesi limitrofi per un importo complessivo che supera i 112 milioni di euro, di cui 32 milioni per il dissesto idrogeologico e per la mitigazione del rischio".
   

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