Black Friday: in Sardegna un affare da 75 milioni di euro

Sardegna

Vetrine propongono già sconti. Adiconsum: attenti a truffe

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Il giorno giusto è il venerdì. Ma in Sardegna, come nel resto d'Italia, il Black Friday è già iniziato: sconti e promozioni nei negozi, nei centri commerciali e online. Riguarda tutto ciò che si può vendere: abbigliamento in primis. Ma anche elettrodomestici e persino corsi di formazione a distanza. È il via anticipato agli acquisti dei regali di Natale.
    Nelle vetrine del centro di Cagliari sono decine le scritte che richiamano il "venerdì nero". C'è chi segnala generiche offerte senza indicare le percentuali. E c'è anche chi si spinge "fino (scritto in piccolo) al 50 per cento". C'è invece chi assicura davvero il metà prezzo su tutto, senza esclusione. È la Black Week: parte oggi è finisce domenica. In base alle stime di Adiconsum Sardegna, nell'isola si faranno acquisti per circa 75 milioni di euro, il 70% dei quali sulle piattaforme di e-commerce e sui siti web dei vari negozi.
    "Negli ultimi anni il Black Friday si è imposto anche in Sardegna, attirando un numero crescente di utenti che approfitta delle promozioni per cambiare la lavatrice o comprare un nuovo cappotto - spiega il presidente Giorgio Vargiu - Elettronica, abbigliamento, calzature e accessori sono infatti i prodotti più ricercati dai consumatori sardi durante la settimana di sconti, e quest'anno crescerà la fetta di utenti che approfitterà del black friday per anticipare i regali di Natale". Secondo l'associazione di difesa dei consumatori è importante però non farsi prendere dall'ansia dell'acquisto e non cadere nella trappola dello shopping compulsivo. Anche alla luce dell'attuale situazione delle bollette e dell'inflazione. "L'aumento dell'attenzione dei consumatori verso il Black Friday e le vendite sul web ha portato ad un aumento esponenziale delle truffe online - avvisa il presidente Vargiu - Per tale motivo invitiamo i consumatori alla massima prudenza, e a verificare sempre le offerte anche nei negozi fisici: quando possibile, meglio comprare nei piccoli esercizi, in modo da sostenere l'economia locale e non i giganti dell'e-commerce".
    Attenzione- avverte l'associazione- anche agli sconti troppo elevati, ai prezzi fuori mercato e ai messaggi e siti che contengono errori ortografici: "il rischio truffe è sempre dietro l'angolo".

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