Studenti a lezione di nuraghi e domus de janas a Cagliari

Sardegna

In 1200 alla nuova tappa del progetto Sardegna verso l'Unesco

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Milleduecento ragazzi delle scuole Medie e delle Superiori a scuola di nuraghi e domus de janas nell'aula magna del Conservatorio di Cagliari.
    È la prima tappa dell'incontro con gli studenti del progetto "La Sardegna verso l'Unesco", una serie di iniziative che mirano a promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico. Con un obiettivo finale: ottenere il riconoscimento di patrimonio dell'Unesco per i tesori della scuola sarda.
    L'evento "La civiltà nuragica per lo sviluppo della Sardegna" è ideato dall'Associazione La Sardegna Verso l'Unesco e organizzato in collaborazione con l'Ufficio regionale scolastico per la Sardegna e l'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Cagliari.
    "Un passato che può essere utile per il futuro - è stato sottolineato dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e dal presidente dell'associazione promotrice Pierpaolo Vargiu - visto che proprio i mille anni della civiltà nuragica possono essere una attrazione turistica (e quindi con opportunità di lavoro) alternativa alla classica proposta sole e mare. Come ha sottolineato l'archeologo Nicola Dessì nella presentazione del progetto la civiltà nuragica può durare una durata pari a quella romana. E invece - come ha sottolineato il giornalista e scrittore Francesco Abate in apertura di giornata - nei libri di storia di elementari, medie e superiori sino a qualche tempo fa non c'era nemmeno un trafiletto sulla storia dei sardi.
    È il secondo incontro nell'isola dopo quello di Sassari: prossime tappe, Olbia e Nuoro. Nel progetto sono stati coinvolti anche alunni delle scuole piemontesi.
    "Penso che sia importantissimo conoscere da dove veniamo e quale sia la nostra storia - ha detto l'assessora comunale alla Pubblica Istruzione, Marina Adamo -. È impensabile non approfondire la storia delle nostre radici più profonde. Spero che i ragazzi e le ragazze che oggi hanno avuto la possibilità di essere qui possano farne tesoro, diventando i portavoce e i futuri attori dello sviluppo della nostra amata isola".
   

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