Parte restauro,nuova vita per Dolmen di Sa Coveccada a Mores

Sardegna

Il monumento megalitico verrà restiutito alla collettività

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Sta per prendere il via il restauro del Dolmen di Sa Coveccada di Mores, (Sassari), lavoro che porta a termine un precedente intervento. Il monumento megalitico, grazie al finanziamento di un milione di euro da parte del ministero alla Cultura per la programmazione 2021/2023, sarà poi restituito alla collettività in tutto il suo splendore.

Straordinario attrattore culturale e turistico, il Dolmen sarà valorizzato attraverso la creazione di un itinerario che coinvolge anche il vicino Menhir, distante una trentina di metri, e la realizzazione di pannelli informativi. I lavori riguardano la messa in sicurezza e conservazione del monumento, oltre alla rimozione della copertura provvisoria che ne offusca la bellezza.

Si erge da solo da millenni su un pianoro con le sue pietre antiche e le sfumature dei suoi colori. Inserito in un contesto paesaggistico di estremo interesse, è l'espressione di questa tipologia di monumenti della preistoria sarda meglio conservati e una delle più significative in Europa e nel Mediterraneo. Notevoli le sue dimensioni: cinque metri di lunghezza, 2,70 di altezza. Il Dolmen di Mores è inserito, assieme a una trentina di altri esempi di preistoria, nel dossier entrato nella tentative list, la lista delle candidate al riconoscimento Unesco.

Conosciutissimo e visitato nonostante l'impalcatura che ne scongiura lo sbriciolamento della roccia in trachite tufacea, una delle pietre vulcaniche locali, evoca un passato di tecnologie avanzatissime. "Questo Dolmen è la testimonianza di un momento di passaggio da una semplice pietra infitta per terra a un concetto architettonico che porterà a forme sempre più complesse per culminare nella protostoria con i nuraghi a corridoio e le prime tombe di giganti", spiega all'ANSA l'archeologo Massimo Casagrande.

Il monumento è facile da raggiungere: si trova infatti a pochi chilomentri dal paese immerso in un ambiente di ulivastri, macchia mediterranea e pecore al pascolo. I lavori sono a cura del Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Sardegna e della Soprintendenza Abap di Sassari e Nuoro, in accordo con il comune di Mores.

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