Mariangela D'Abbraccio è una Geltrude moderna
Un Hamlet a tempo di rock che racconta di amore e di guerra, di intrighi e delitti, fra teatro e videomapping, con un finale tutto da scoprire. In scena al Teatro Massimo di Cagliari fino a domenica 13 novembre, ieri la prima regionale, per la Stagione de La Grande Prosa del Cedac Sardegna, la pièce di Alessandro Angelini e Antonio Prisco, liberamente tratta dall'Amleto di William Shakespeare, con la regia di Francesco Tavassi, propone una rilettura in chiave contemporanea del dramma elisabettiano.
Un Hamlet funambolo dello spirito che cammina in equilibrio sul filo dei suoi pensieri, e dei suoi dubbi, e una Geltrude del terzo millennio, vittima della smania di apparire, tra chirurgia plastica e post sui social. Giorgio Pasotti interpreta il Principe di Danimarca, un giovane pieno di nobili ideali, disgustato dalla corruzione e dagli intrighi della corte, turbato dalla morte improvvisa del padre ma soprattutto dalle nuove nozze della madre con il cognato Claudio. Un uomo in bilico, letteralmente, in una visionaria messinscena che fa affidamento sulla capacità acrobatiche e sull'abilità nelle arti marziali dell'attore bergamasco.
Nel ruolo di Geltrude, la regina, un'intensa Mariangela D'Abbraccio. "In questa riscrittura - racconta l'attrice - Geltrude appare come una donna moderna, più forte, ma anche più disperata. Lo spettacolo contiene una denuncia della condizione della donna nella società attuale, dell'impossibilità di invecchiare, dell'obbligo di essere sempre attraente e seducente, fino alla fine: la regina deve però fare i conti con il proprio cambiamento, e allora, come molte, ricorre alla chirurgia estetica. Non siamo libere di essere noi stesse, siamo condannate a restare eternamente giovani, per non scomparire, non diventare 'invisibili'".
L'indagine sull'universo femminile, in Hamlet, riguarda anche la figura di Ofelia, interpretata da Claudia Tosoni, che grida la sua ribellione contro le imposizioni di una società patriarcale. Nel cast Gerardo Maffei,(Re Claudio e lo Spettro), Diego Migeni (Polonio), Pio Stellaccio (Laerte), Salvatore Rancatore (Rosencrantz) e Andrea Papale (Guildersten).