Accusa Giunta Solinas, prevenzione al palo
"Nella lotta contro l'invasione delle cavallette in Sardegna, per il 2023, siamo ormai fuori tempo massimo con gli interventi di aratura dei terreni, che dovevano farsi tra la fine agosto e l'autunno. Una serie di operazioni licenziate lo scorso 11 agosto con un decreto ministeriale del Mipaaf e che dopo quasi 90 giorni sono rimaste solo sulla carta'". La denuncia arriva da Confagricoltura che chiede alla Regione la nomina di un commissario straordinario: "con ampio mandato politico; con poteri interassessoriali e che abbia una buona conoscenza della materia".
Secondo i dati dell'associazione, i primi esemplari di cavalletta, della specie Dociostaurus maroccanus, si presentarono nel 2019 a Ottana (Nuoro) - ancora oggi l'epicentro dell'emergenza fitosanitaria - in un'area di circa due mila ettari. Nel 2021 si trovavano già in 32mila ettari e quest'anno in circa 60mila tra le pianure e le colline limitrofe alla piana di Ottana, di Ozieri e Benetutti. Si stima che nel 2023 si dovrebbe raggiungere "l'apice delle presenze e della diffusione".
"C'è troppo da fare e per la prossima stagione rischiamo di avere decine di miliardi di cavallette in centinaia di migliaia di ettari della Sardegna. Qualcosa di enormemente più terrificante di ciò che abbiamo visto quest'anno - spiega il presidente dell'organizzazione di Nuoro-Ogliastra, Michele Ena - I nostri associati non sono solo interessati ai ristori che, se e quando arrivano, non coprono mai le perdite reali, bensì vogliono al loro fianco l'efficienza di una Regione che lavori sulla prevenzione e che invece rischia sempre di arrivare troppo tardi e a fenomeno non più arginabile" Secondo il direttore di Confagricoltura Nuoro-Ogliastra, Giuseppe Demelas, "la Regione dovrebbe, insieme al ministero, prevedere speciali deroghe così da favorire questi interventi. A oggi non è stato predisposto alcun provvedimento del genere.
Così come non è stata prevista una linea finanziaria per sostenere le aziende agricole nel fare le arature (spese del carburante), o di mangimi e foraggi per gli animali che si dovrebbero confinare per diversi giorni durante le disinfestazioni".