"Priorità occupazione femminile Sud e Isole"
(ANSA) - CAGLIARI, 27 OTT - Un piano straordinario per il lavoro, finalizzato all'occupazione femminile nel sud e nelle isole. La richiesta da parte di Coordinamento 3 - Donne di Sardegna è indirizzata alla ministra Marina Elvira Calderone.
L'associazione, guidata da Carmìna Conte, nel ribadire la necessità di un aumento significativo dell'occupazione femminile qualificata, equamente retribuita e a tempo indeterminato, guarda con fiducia all'insediamento della professionista nel dicastero: "È la prima donna sarda a ricoprire il ruolo di ministra della Repubblica in un settore così vitale e delicato per l'Isola e arriva a questa carica con grande competenza ed esperienza specifica" sottolinea Conte ricordando che, fra i tanti riconoscimenti, nel 2012 Calderone è stata insignita del Premio Aidda Sardegna (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda).
"Contestualmente lanciamo un appello perché - spiega ancora Conte - la ministra si faccia interprete dell'emergenza occupazione femminile in Sardegna, che ha perso, nel 2020, 15.000 posti di lavoro". Secondo il dossier Confartigianato infatti, l'isola ha perso, nel 2020, 15 mila unità, pari al -5,9%, un calo superiore al -2,5% nazionale e che posiziona la nostra regione 20^ nel rank nazionale.
Per quanto la Sardegna sia ai primi posti fra le regioni del Sud, resta lontanissima dalla media europea. L'occupazione femminile in Sardegna è al 46,3%, un dato inferiore anche rispetto alla media nazionale pari al 49,4%. "Abbiamo apprezzato le dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha detto di voler incentivare l'occupazione femminile, premiando quelle aziende che adottano politiche efficaci per conciliare i tempi casa-lavoro e sostenendo i Comuni per garantire asili nido gratuiti e aperti fino all'orario di chiusura di negozi e uffici. Ma non bastano bandi spot, pensati solo per aumentare l'occupazione in base alla programmazione europea - conclude Conte - occorrono misure strategiche e di lungo respiro, per garantire un percorso lavorativo privo di ostacoli: le donne si laureano prima e con voti migliori ma poi si fermano o vengono fermate lungo il percorso per cui, solo con difficoltà, raggiungono i vertici".
(ANSA).