"A rischio sicurezza pubblica e coesione sociale"
Un esposto contro ignoti alla Procura della Repubblica di Lanusei affinché si indaghi "su eventuali responsabilità che stanno provocando aumenti dei prezzi dell'energia insostenibili per amministrazione pubblica, imprese e famiglie". E' il contenuto della denuncia consegnata a mano questo pomeriggio dal sindaco di Bari Sardo (Nuoro) Ivan Mameli, alla Procura ogliastrina dopo i rincari dell'energia che hanno portato il primo cittadino, già un mese fa, a emanare una ordinanza per il taglio dell'illuminazione pubblica.
"Nell'annualità 2020 l'amministrazione di Bari Sardo ha sopportato costi per l'energia di circa 100mila euro, a fine 2022 le spese elettriche dovrebbero attestarsi intorno a 275mila euro - scrive il sindaco nell'esposto - A causa di questi aumenti lo scrivente ha dovuto emanare una ordinanza per la riduzione del 30% l'erogazione dell'illuminazione pubblica, ha dovuto cancellare interventi per la manutenzione stradale e ha dovuto ridurre l'erogazione di ulteriori servizi alla cittadinanza. La stessa comunità cittadina e le aziende stanno soffrendo di questi aumenti ed è a rischio la stessa pubblica sicurezza per la compromissione della coesione sociale".
"Non abbiamo nessuna intenzione di restringere ancora i servizi alla cittadinanza, ne deriverebbero disagi enormi, per questo chiediamo che venga fatta luce su questi aumenti dell'energia elettrica che nel nostro caso sono stati del 400% - ha detto all'ANSA il primo cittadino di Bari Sardo - Ciò che vogliamo capire è se l'enorme rincaro dei prezzi sia legale.
Quel che è certo è che per noi non sono sostenibili. Chiediamo immediatamente l'interruzione di questa condotta prima di vederci costretti a chiudere le mense dell'asilo o i servizi nelle scuole. I cittadini bussano ogni giorno alla porta degli amministratori e noi non siamo in grado di dare risposte - conclude Mameli - chi ha l'autorità e le competenze per farlo, intervenga immediatamente".