Dopo rischio stop appello pazienti cardiologici a Regione
All'ospedale San Francesco di Nuoro rischia lo stop l'ennesimo servizio per i cittadini del territorio che si riversano sul nosocomio barbaricino: stavolta a saltare è l'attività dell'emodinamica nella Struttura Complessa di Cardiologia dell'ospedale a causa dell'assenza non programmata di due dirigenti medici. Una situazione che ha costretto la Asl n. 3 a rimodulare l'attività, anche dove fosse necessario, facendo ricorso ad altri ospedali dell'isola.
"La direzione strategica aziendale, unitamente alla direzione del presidio ospedaliero e all'unità operativa di Cardiologia - si legge nella nota dell'azienda sanitaria - al fine di limitare il più possibile disagi ai pazienti, sono attivamente impegnati nella necessaria riprogrammazione dell'attività del reparto, eventualmente facendo ricorso anche alla collaborazione delle altre aziende sanitarie regionali".
Insorge l'associazione ogliastrina dei pazienti cardiologici "Amici del cuore" che attraverso un comunicato congiunto con il consigliere regionale del Pd Salvatore Corrias, chiede l'intervento del presidente della Regione Christian Solinas e dell'assessore alla Sanità Mario Nieddu "affinché si adoperino subito per rimediare all'ennesima carenza di servizi sanitari in un territorio, che già ne è privo". "Apprendiamo con profondo sconforto della chiusura del servizio di Emodinamica presso il reparto di Cardiologia del San Francesco di Nuoro - scrivono nel documento - Cinque anni fa si annunciava la nascita dello stesso servizio nel presidio ospedaliero di Lanusei, che non è mai entrato in funzione, con conseguenti disagi per i tanti ogliastrini, costretti a recarsi a Nuoro, dove oggi il servizio chiude i battenti. D'ora in poi ci si troverà costretti ad andare a Cagliari o a Sassari, poli ospedalieri troppo lontani per la gestione di una patologia in cui la tempistica è decisiva con gravi conseguenze per i cardiopatici e, insieme a loro, per tutto il territorio. La chiusura del servizio a Nuoro compromette la possibilità di sopravvivenza di centinaia di persone, cosa inaudita e inaccettabile" conclude il comunicato.