Sindacati, servono maggiori controlli forze ordine sui bus
Anche in Sardegna così come in tutte le altre regioni d'Italia l'intero comparto del trasporto pubblico locale sta aderendo in maniera massiccia allo sciopero nazionale. Disagi per l'utenza si registrano soprattutto nelle grandi città e, in particolare, a Cagliari dove, secondo i primi dati provvisori diffusi dall'azienda di trasporto locale Ctm, l'adesione ha raggiunto circa l'80% del personale viaggiante.
Secondo la Cgil, però, l'astensione dal lavoro raggiungerebbe anche circa 100%. Qualche dato in più si avrà tra la tarda serata di oggi e la mattinata di domani quando si concluderà la protesta anche dei dipendenti dell'azienda regionale trasporti (Arst) prevista per le 18 e di quelli dell'Atp di Nuoro (sino alle 23).
Le motivazioni dello sciopero proclamato unitariamente riguardano gli attacchi, le aggressioni sia fisiche sia verbali subite dal personale viaggiante del Tpl. "Oramai non c'è giorno in cui non si registrino atti violenti nei confronti di autisti di autobus, macchinisti, conduttori metri e capi treno - spiega il segretario generale della Filt Sardegna Arnaldo Boeddu Anche in Sardegna, purtroppo, non sono mancati atti delinquenziali e violenti che hanno visto come protagonisti autisti ricoverati a seguito di calci e pugni presi nelle fermate, capi treno assaliti in stazione e conduttori di metro presi a sassate. Servirebbe una maggior presenza ed attenzione da parte delle forze dell'ordine nei punti nevralgici è più critici prendenti in ogni città".
Secondo William Zonca, segretario generale Uil Trasporti Sardegna, "di fronte a una società che sta cambiando con forti disagi e una non abitudine al rispetto delle regole, serve un supporto in più per il personale viaggiante che non può farsi carico della gestione di queste dinamiche. Ormai registriamo mensilmente uno o due episodi di violenza, ma ci sono anche quelli che non vengono segnalati. Bisogna mettere in campo una campagna di sensibilizzazione verso l'utenza, che coinvolga anche gli studenti, ma servono anche deterrenti, come telecamere a bordo, forze dell'ordine e vigilantes"..