Carta, programma pluriennale di lotta a povertà con fondi Pnrr
Un patto sociale con un ruolo attivo dei sindacati e delle rappresentanze economiche dell'Isola e un programma pluriennale di lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile e femminile, e misure utili a potenziare le attività di formazione professionale, oltre ad una legge quadro sullo invecchiamento attivo, "il tutto utilizzando proficuamente le risorse del Pnrr, dei Fondi strutturali e dello stesso Bilancio regionale". E' quanto chiede il segretario generale della Cisl Sardegna, Gavino Carta, in una lettera aperta al presidente della Regione Christian Solinas nell'approssimarsi della definizione della Finanziaria 2023.
Tra le altre criticità ed emergenze, il sostegno e l'incentivo all'equilibrio retributivo di genere e il disincentivo verso le differenze retributive, eventuali incentivi economici alle famiglie con anziani non autosufficienti, insieme al potenziamento dei servizi di assistenza e integrati alla persona. "In secondo luogo programmi e sostegni alla partecipazione attiva degli anziani alla vita della comunità attraverso le associazioni di volontariato e del terzo settore, e dell'università della terza età. In terzo luogo il potenziamento della medicina territoriale e dei servizio domiciliari alla persona. La Cisl ribadisce, inoltre, la necessità di creare un assessorato alle politiche sociali e ai diritti di cittadinanza, "che metta insieme funzioni oggi di competenza di diversi assessorati".
"Si tratta di proposte che vanno certamente inserite in un contesto di interventi strutturali riguardanti le più generali strategie per lo sviluppo, quali le politiche industriali, quelle energetiche, la mobilità delle persone e delle merci, l'attuazione dei provvedimenti che rendano esigibili i frutti del riconoscimento dello status di insularità nella Costituzione, le politiche infrastrutturali, materiali e immateriali - conclude Carta - Ma intanto occorre mettersi tutti intorno a un tavolo per valutare le priorità e per far si che ciascuno nelle proprie responsabilità si attivi positivamente al superamento delle emergenze e dei problemi più pressanti per le famiglie sarde, e in primo luogo per le categorie più in difficoltà".