E ieri sera nuova fiaccolata a Sorgono per diritto alla salute
L'emergenza di questi mesi estivi all'ospedale San Francesco di Nuoro per lo smaltimento delle ferie del personale, che ha provocato la chiusura di alcuni reparti e complicato una situazione già difficile, sta per finire. Lo annuncia il direttore generale dell'Asl di Nuoro, Paolo Cannas.
"La direzione aziendale - spiega - ha già avviato le interlocuzioni necessarie per garantire, a breve, la ripartenza a regime di tutte quelle unità operative in sofferenza per le quali si è resa necessaria una riduzione delle attività, a causa dello smaltimento delle ferie del personale. Non ci saranno - assicura - altre chiusure paventate, come quella della terapia intensiva Neonatale che non ha mai interrotto la sua preziosa attività, né sono previste riduzioni o chiusure in altre unità operative".
Il manager ha poi comunicato che mercoledì prossimo si terrà un incontro tra il vertice della Asl, il sindaco Andrea Soddu e alcuni consiglieri regionali con all'ordine del giorno un progetto utile a potenziare i posti letto della Rsa nel Nuorese. "Bisogna creare almeno 105 posti letto - anticipa Cannas - che permetteranno di seguire la popolazione anziana del territorio la quale, in alternativa, viene ricoverata nei reparti di Medicina e Geriatria, spesso in maniera impropria".
Da Nuoro a Sorgono. Ieri sera in paese il Comitato Sos Salute Barbagia Mandrolisai ha promosso una fiaccolata partita alle 21.30 dal bivio di Austis e culminata davanti all'ospedale. "Una protesta silenziosa - aveva spiegato alla vigilia una rappresentante dell'associazione, Bachis Cadau - per rivendicare le cure necessarie nel nostro presidio che serve 11 paesi del territorio ma anche per chiedere medici di base e guardie mediche.
Gli incontri dei nostri sindaci con il presidente Solinas e l'assessore Nieddu non hanno portato a niente. Noi al silenzio contracontrapponiamo proteste pacifiche contro questi politici che hanno destabilizzato l'assetto della sanità, hanno prodotto una contro riforma, salvo poi lasciarla a metà strada. E non ci sfugge l'immibilismo del Consiglio regionale, colpevole per intero di questo disastro".