Sanità: la 'ricetta' dei Riformatori contro carenza medici

Sardegna
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Bandi a specializzandi e pensionati ed incentivi economici

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Portare da 1.600 a 1.900 il numero dei pazienti assistiti dai medici di base, bandi aperti agli specializzandi e ai medici in pensione per la medicina ospedaliera, incentivi economici e il ricorso a specialisti con l'obiettivo di ridurre le liste d'attesa per le prestazioni ambulatoriali e strumentali. E' ciò che serve per far fronte alla carenza di personale medico in Sardegna secondo i Riformatori sardi, che oggi hanno illustrato una proposta di legge ad hoc, prima firma di Annalisa Mele.
    "Il provvedimento - spiega - punta ad affrontare l'emergenza, evitando la soppressione o la chiusura, anche temporanea, di ulteriori servizi che possono pregiudicare i diritti alla salute dei cittadini". La proposta nasce dalla consapevolezza che "oltre ai rischi di una ulteriore chiusura di servizi, si sta verificando un impoverimento della qualità dei servizi sempre più forte. È quindi necessario e urgente intervenire con una serie di misure ad hoc che siano in grado di tamponare gli effetti della crisi che sta investendo il sistema sanitario, in emergenza a livello nazionale e in fortissima sofferenza in Sardegna rispetto alle altre regioni d'Italia".
    Le misure previste nel testo per la durata di un anno saranno adottate dopo aver individuato le criticità territoriali e il fabbisogno rilevato dalle singole Asl. Da qui l'importanza dell'articolo 10 della proposta di legge che prevede l'istituzione in ogni azienda di un "Comitato per l'emergenza medici" che si riunirà ogni prima settimana di ogni mese per predisporre le azioni volte a evitare la carenza di medici. Il Comitato ha anche il compito di aggiornare costantemente la mappa del turn over medico. 
   

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