Sanità: a Sassari stati generali, sigle confermano sciopero

Sardegna
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La vertenza si inapscrisce nonostante confronto con Regione

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Non si placa lo scontro nella sanità sassarese fra i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e i vertici della Assl n.1. Oggi a Sassari gli stati generali convocati dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, dopo le ripetute richieste delle sigle, la richiesta al Prefetto dell'avvio della procedura di raffreddamento della vertenza e l'annuncio di uno sciopero generale entro la fine dell'estate.

Tanti i probelmi elencati dai sindacati e ribaditi davanti all'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, lo stesso Pais, i direttori generali della Aou, Antonio Lorenzo Spano, e della Assl, Flavio Sensi, i consiglieri regionali del territorio. Si va dalla carenza di personale medico, inferimeristico, assistenziale, amministrativo alla penuria di posti letto in tutte le strutture, da Sassari a Alghero e a Ozieri; dall'assenza di ospedali di comunità e case della salute per garantire l'assistenza sanitaria su tutto il territorio e non sovraccaricare i Pronto soccorso alla mancanza di un hospice per i malati terminali sino alla "totale indifferenza dei vertici Aou e Asl verso le relazioni sindacali, completamente assenti".

A surriscaldare ulteriormente la situazione c'è stata nei giorni scorsi una diffida che il dg della Assl di Sassari ha inviato ai sindacati, minacciandoli di querela se non ritratteranno le critiche nei suoi confronti emerse durtante l'ultima assemblea generale dei lavoratori. Una sfida che i sindacati non si sono fatti ripetere e che porterà allo sciopero generale, probabilmente a settembre.

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