Incendi: Corona de Logu, ristori per roghi 2021 al palo

Sardegna
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E' mancata legge ad hoc, urgente tema assenza uomo da campagne

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 "La Corona de Logu esprime solidarietà e vicinanza ai Comuni colpiti dal grande incendio del luglio 2021. A distanza di un anno, infatti, gli imprenditori e le famiglie non hanno ancora visto il becco di un quattrino. Non solo. Si sono dovute indebitare per portare avanti lavori indispensabili e propedeutici alla ripresa delle attività economiche".
    "Questo - spiega Corona de Logu - nonostante le amministrazioni interessate avessero chiesto ripetutamente una legge ad hoc, immediatamente dopo il disastro, affinché venissero accelerati i tempi relativi alle procedure di approvazione della stessa e si dessero immediate risposte ai territori colpiti, alla cittadinanza, alle aziende. Nelle emergenze la tempestività è tutto. L'autonomismo di governo ha scelto, invece, di inserire l'intervento all'interno del provvedimento Omnibus, dando all'azione amministrativa un incomprensibile carattere di ordinarietà. Se a questo si aggiunge il recente rincaro dei mangimi, delle sementi, dei carburanti - osserva ancora -, si comprende come il quotidiano di un lavoratore agricolo medio diventi realmente insostenibile".
    L'amministrazione comunale di Scano di Montiferro - che aderisce alla Corona de Logu - ha sollecitato in diverse occasioni la Regione autonoma affinché istituisse in tempi brevi la banca sarda della terra, "per individuare e assegnare le terre incolte alle cooperative di comunità e agli imprenditori agricoli interessati. Nonostante sia sotto gli occhi di tutti che uno dei motivi principali della rapida propagazione del rogo del luglio 2021, della sua inaudita violenza, è stata l'assenza dell'uomo dai boschi e dalle montagne, nulla si è fatto riguardo, neppure aprire un accenno di dibattito sul tema".

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