Archeologia da riscoprire con "Pomeriggi di paesaggi"

Sardegna
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Dal 6 all'8 luglio eventi all'ex Regio Museo di Cagliari

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Pomeriggi di paesaggi": un titolo suggestivo per un progetto che punta a rafforzare il legame, attraverso azioni inclusive, tra arte, archeologia, architettura, paesaggio, cultura e i territori e chi li abita. Raccontando con performance e contributi di studiosi, i molteplici volti della Sardegna con la sua lingua, sonorità, cultura, scenari di bellezza, testimonianze archeologiche. Nelle sale dell'ex Regio Museo in piazza Indipendenza, a Cagliari, prende forma il 6, 7 e 8 luglio, e poi di nuovo a settembre, un contenitore di incontri, performance, letture, video, musica, danza, canto, contributi di esperti in dialogo fra loro e con il pubblico.

Organizzato dal Museo Archeologico nazionale di Cagliari diretto da Francesco Muscolino, "Pomeriggi di paesaggi" è curato da un pool di esperti: Francesco Abate, scrittore-giornalista; Franco Masala, storico dell'arte; Carlo Augusto Melis Costa, avvocato-scrittore; Nicolò Migheli, sociologo-scrittore; Maria Antonietta Mongiu, archeologa e componente del cda del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari; Francesco Muscolino. L'iniziativa avrà cadenza trimestrale. E' prevista anche l'accessibilità da remoto, attraverso lo streaming, dei canali web del Museo.

"Il progetto - spiega Muscolino - vuol dare continuità ai 'Dialoghi di Archeologia Architettura Arte Paesaggio' organizzati con un ottimo riscontro nella Basilica di San Saturnino, dal Museo archeologico di Cagliari". Tra i protagonisti di "Pomeriggi di paesaggi, il letterato Roberto Pianta, l'antropologo e scrittore Bachisio Bandinu, la scrittrice Bianca Pitzorno, l'imprenditrice del vino Valentina Argiolas, i registi Peter Marcias e Giovanni Columbu, il sassofonista Gavino Murgia, l'attrice Lia Careddu, la compagnia teatrale Lucido Sottile, la matematica Giovanna Puddu Crespellani, il giornalista e scrittore Francesco Abate.

Sarà presentato anche il "Percorso Prendas Torradas -Gioielli che ritornano", donazioni di opere d'arte contemporanea di autori sardi e documentazione che il Museo nazionale di Cagliari sta acquisendo per restituire alla comunità quanto fin qui è stato fruito solo privatamente da proprietari o collezionisti.
 
   

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