La blogger del made in Italy si cimenta con i misteri sardi
DI MARIA GRAZIA MARILOTTI
Un giallo ambientato in Sardegna. Una narrazione intrigante e squisitamente al femminile per una storia immersa tra le meraviglie e i tesori di una terra antica "affascinante e misteriosa". È da in libreria "La notte è mia sorella", romanzo d'esordio di Maria Laura Berlinguer edito da L'Età dell'Acquario per la collana "I best seller del mistero". La scrittrice nasce in Sardegna ma vive a Roma. E' autrice di un blog dove dà visibilità alle tante eccellenze anche poco conosciute del made in Italy. La prima presentazione del libro sarà nella capitale il 20 giugno, dalle 19, al Satyrus Temporary bar di Villa Borghese, con Anna Boiardi (Mediaset) e Claudia Rabellino Becce, avvocata e scrittrice.
Annalisa Mundula viene ritrovata cadavere su una spiaggia della Sardegna. Assassinata con un macabro e sadico rituale. Da qui l' autrice intesse una trama articolata e avvincente che tiene legati lettori e lettrici al filo della suspense. Gioca su tre piani narrativi: il presente che ha la cifra del giallo, un mistero legato al passato e un'antica storia di stregoneria si intrecciano nella vicenda. A questo si aggiunge una voce di donna che descrive in prima persona la sua vita difficile e tormentata.
Pervade l'intera storia un registro lirico, a tratti quasi nostalgico, ricco di descrizioni e dettagli, in cui si mescolano storia, archeologia, arte, artigianato, antropologia, natura e i paesaggi di una Sardegna di roccia, di mare e di vento, terra di ritorno per la protagonista, Julia Carta, che a metà del libro si scoprirà avere lo stesso nome della donna condannata dal tribunale del Sant'Uffizio della Sardegna. Per ragioni misteriose, Julia intraprende questo viaggio non solo fisico ma dell'anima, un percorso tortuoso di introspezione e di liberazione. Ma anche un itinerario tra mito e realtà, dove si intrecciano i destini delle donne e dove aleggiano le figure di fate, streghe, creature magiche che dimorano nelle domus de Janas, i cui nomi riaffiorano dalle pagine ingiallite dei registri dell'Inquisizione.
A far muovere i fili della storia sono i richiami ancestrali sotto forma di sogni e intuizioni, rivelazioni che giungono dall'inconscio. E proprio da un sogno dell'autrice prende il via questo romanzo. "Mi ritrovo in una città distrutta dalla guerra - racconta Berlinguer - seguo una donna in una radura e trovo un gruppo di persone. Sono sedute su dei tappeti, tappeti sardi. Sono di Sedilo, mi dicono, e di Bidonì. Al risveglio, dopo una ricerca, scopro che a Bidonì ha sede il museo della stregoneria della Sardegna. Da lì sono partiti i miei studi e mi sono imbattuta nella vicenda di Julia Carta, inquisita e condannata dal Tribunale del Sant'Uffizio della Sardegna".