Ucciso a martellate: imputato," io in carcere da innocente"

Sardegna

Sassari, aperto processo per omicidio in casa a scopo di rapina

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Si è aperto questa mattina in Corte d'Assise a Sassari, ed è stato subito rinviato alla prossima settimana, il processo a carico di Claudio Dettori, il 24enne senza fissa dimora accusato dell'omicidio del barista Antonio Fara, 47 anni, trovato morto col cranio spaccato nel suo appartamento di via Livorno, a Sassari, la mattina del 23 aprile 2021. Da qualche tempo la vittima ospitava l'imputato a casa sua. Dettori deve rispondere anche di rapina aggravata: dal borsello del barista si sarebbe impossessato di 700 euro prima di aggredirlo mortalemente e fuggire dall'abitazione.

La Corte, presieduta dal giudice Mauro Pusceddu (a latere Giulia Tronci), ha accolto la richiesta di termini di difesa presentata dall'avvocata Piera Meloni, nominata d'ufficio l'1 giugno dopo la rinuncia all'incarico degli avvocati Antonio Sanna e Marco Palmieri. Dettori era presente in aula e ha chiesto di parlare per contestare nuovamente il suo regime carcerario. "Sono detenuto da un anno e un mese a Bancali - ha esordito - mi sento fuori luogo all'interno del carcere, non ritenendomi responsabile delle accuse contro di me. Avevo già manifestato le mie difficoltà e speravo che qualcuno avesse ascoltato le mie dichiarazioni. Invece continuo a trovarmi in una situazione sconveniente".

Secondo la Procura, l'imputato ha ucciso Fara a scopo di rapina, finendolo a martellate dopo avere cercato di soffocarlo e averlo picchiato selvaggiamente, per poi scappare scavalcando il muro di un cortiletto interno. Il 24enne era stato rintracciato e arrestato dai carabinieri in un giardinetto alla periferia della città, la sera stessa del ritrovamento del cadavere.

Nella prossima udienza, fissata per il 13 giugno, saranno ascoltati i primi quattro testimoni chiamati a deporre dal pm Giovanni Porcheddu: si tratta dei carabinieri della Compagnia di Sassari e della Scientifica di Cagliari che svolsero le prime indagini. Oggi in aula erano presenti i familiari della vittima, che si sono costituiti parte civile con l'avvocato Simone Pisano, e numerosi amici di Antonio Fara, in un clima ancora di forte dolore ed emozione. 

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