La scoperta a Capo Caccia, nelle falesie del parco Porto Conte
Il granchio della specie Pachygrapsus maurus vive anche in Sardegna. A scoprire per la prima volta nell'Isola l'esistenza della specie già nota in Francia, Spagna, Grecia e Turchia, è stato il fotografo naturalista Marco Colombo, che ha avvistato una folta popolazione di questo granchio lungo le falesie del Parco di Porto Conte, Area Marina Protetta di Capo Caccia - Isola Piana.
Il suo aspetto è simile ai granchi verdastri della specie Pachygrapsus marmoratus, che si vedono correre sui moli e sulle rocce, soprattutto la sera, lungo la linea di marea. Il Pachygrapsus maurus è invece un granchio caratterizzato da un colore verde chiaro con disegni neri, dimensioni più ridotte rispetto al cugino portuale e una predilezione per habitat più conservati. Finora non era mai stato segnalato in Sardegna e la notizia della sua scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale "Mediterranean Marine Science", in un articolo a firma dello stesso Colombo e di Bruno Manunza, ricercatore e docente dell'Università di Sassari.
Questa specie, seppur frequente negli estremi occidentale e orientale del Mediterraneo, dal 1923 a oggi è stato segnalato pochissime volte nella porzione centrale del bacino. Gli stessi studiosi trovano difficile stabilire se la scoperta fatta in Sardegna giunga ora perché effettivamente l'arrivo del granchio sia recente (può infatti viaggiare attaccato a pezzi di legno alla deriva, ampiamente trasportati dai venti di maestrale) oppure se semplicemente sia passato inosservato finora, a causa dell'abitudine di nascondersi tra alghe coralline e in anfratti oscuri. I granchi sono stati inizialmente identificati nell'agosto 2021 durante l'ispezione subacquea fotografica.
Cinque esemplarti sono stati quindi campionati e identificati valutando dimensioni e caratteristiche del carapace e di altri elementi. Gli esemplari sono stati rilasciati in mare e nelle settimane successive sono stati osservati nel loro ambiente naturale. Questo ha permesso agli studiosi di appurare che il Pachygrapsus maurus abita quasi tutte le coste dell'Area marina protetta, da Punta Cristallo a Cala Inferno, anche all'interno di grotte sommerse.