Ciclopedalata organizzata dal Comune dopo lo stop al progetto
La tradizionale ciclopedalata del primo maggio di Cabras, che ha visto la partecipazione di più di 300 persone e che ha fatto tappa al villaggio di San Salvatore e a San Giovanni, quest'anno non è stata solo una giornata di festa per il ritorno in presenza dopo la pandemia, ma anche un momento di riflessione dopo lo stop al progetto della pista ciclabile nel Sinis. .
I partecipanti hanno chiesto lo sblocco del progetto per la realizzazione dell'asse pedonale e ciclabile. Un intervento "tanto urgente quanto necessario" per mettere in sicurezza le strade provinciali che collegano il borgo di Cabras con la marina oristanese. Il sindaco Andrea Abis, accompagnato da consiglieri e assessori, ha affermato che "l'opera, già finanziata dalla Regione per un totale di 4 milioni di euro, non può più essere rimandata e a causa di questo stop si potrebbe correre il rischio paradossale di perdere il finanziamento.
Chiediamo da tempo al presidente della Regione e al presidente del Consiglio regionale di intervenire affinché si ponga rimedio a una situazione illogica che blocca un progetto già finanziato di messa in sicurezza di un asse stradale estremamente pericoloso. Attualmente la norma regionale prevede la inedificabilità e non trasformabilità a trecento metri dalle lagune, che per Cabras si traduce in un vincolo aprioristico senza senso. Chiediamo alla Regione - ha aggiunto - di normare in maniera adeguata ed efficace in modo che sia sanato questo sfregio burocratico e si ponga la valutazione dei progetti al centro del singolo procedimento autorizzativo anziché disporre di una legge che vieta a prescindere qualunque tipo di intervento".
"Se è vero che molti cittadini evitano di percorrere la strada che collega Cabras a Torregrande a piedi o in sella a una bicicletta -ha proseguito Abis -, è altrettanto vero che molte altre persone vi si avventurano, soprattutto durante le sere d'estate, esponendosi a un rischio molto grave che personalmente non mi sento più di avvalorare con l'accettazione inerte dello stato di fatto".
Il Sindaco e la sua amministrazione non intendono rinunciare a un'infrastruttura che si preannuncia anche di grande valorizzazione del territorio. "Parliamo da tempo di turismo lento, di ecosostenibilità, di un'offerta turistica di pregio in un paesaggio naturalistico di eccezionale bellezza. Ma dobbiamo impegnarci affinché questo patrimonio possa essere davvero fruito da chi abita il territorio e da chi lo viene a visitare.
Il nostro obiettivo è quello di poter offrire dei circuiti dedicati e pienamente sicuri a disposizione di chiunque voglia vivere il Sinis o spostarsi nella marina oristanese" ha concluso.