Cagliari, dopo condanna a 6 anni arriva sentenza Corte dei Conti
Dopo la condanna penale in primo grado a 6 anni di reclusione arriva anche quella della Corte dei Conti per Vittorio Maria Loriga, il notaio cagliaritano di 79 anni accusato di peculato per essersi impossessato di soldi che riceveva dai clienti per pagare imposte sugli atti da lui redatti. I giudici contabili hanno infatti condannato il notaio al pagamento di oltre 100 mila euro a favore dell'Agenzia delle Entrate, a titolo di dolo, oltre alla rivalutazione monetaria dal momento di consumazione del danno sino alla pubblicazione della sentenza ed agli interessi legali calcolati dalla pubblicazione della stessa.
Il professionista, secondo il collegio giudicante composto da Donata Cabras (presidente), Tommaso Parisi (consigliere relatore) e Valeria Mistretta (consigliera), "ha effettivamente incassato dal cliente il predetto importo a seguito della stipula dell'atto in parola, per cui, in qualità di responsabile d'imposta, era tenuto a riversare tempestivamente il medesimo nella sua interezza, trattandosi di tributi che comunque dovevano affluire all'erario, indipendentemente dall'esito del contenzioso tributario generato dall'omessa corresponsione di tale somma attraverso modalità fraudolente, che ha indotto l'Agenzia delle Entrate ad emettere l'avviso di liquidazione successivamente impugnato dal .convenuto".
L'importo della somma che Loriga dovrà restituire riguarda 10 atti rogati negli anni 2012/2013, cioè solo una parte dei contestati 150 casi per un totale di circa 600mila euro di imposte che poi erano state in parte versate dal professionista nelle casse dell'erario.