Stop di 3 mesi per esponente sardo di Casapound
Dovrà stare lontano dalla panchina e dal campo di gioco per tre mesi, così come da ogni attività federale. L'ex commissario tecnico della nazionale italiana under 21 di pallavolo femminile non udenti e allenatore di una società di Tortolì, il cagliaritano Enrico Balletto, 49 anni, esponente di Casapound e candidato alle suppletive alla Camera del 2019 nel collegio di Cagliari, è stato squalificato per tre mesi dal Tribunale federale della Fipav, la Federazione italiana pallavolo. Ne danno conto i quotidiani sardi.
Come si legge nella decisione, pubblicata il 6 aprile, la vicenda risale ad un commento su Facebook del 20 dicembre 2021, dove Balletto avrebbe ipotizzato che cinque ragazzi extracomunitari ingaggiati dal Comitato regionale Fipav per lavorare alla finale del World Tour di Beach Volley che si è tenuta a Cagliari, fossero stati pagati con "carrube, secchi d'acqua o una miseria". A segnalare il commento al presidente della Fipav sarda, Eliseo Secci, è stato l'organizzazione della finale del World Tour, Pierpaolo Murgioni, che aveva pubblicato l'immagine sua e dei cinque ragazzi di colore, scelti con la collaborazione della Caritas e pagati - si è poi accertato - cento euro al giorno, come tutti coloro che hanno lavorato all'evento.
Il procuratore federale Giorgio Garlaschelli aveva chiesto la sospensione di Balletto per cinque mesi, mentre i difensori Linda Corrias e Davide Mollica avevano sostenuto che il post fosse da considerare una libera manifestazione del pensiero non offensiva dell'onorabilità della Fipav o di Murgioni. Il collegio della giustizia sportiva, presieduto da Massimo Rosi, ha invece ritenuto che Balletto avrebbe "dileggiato il tesserato Murgioni e la funzione svolta su incarico della Fipav Sardegna, accusandolo falsamente di aver utilizzato immigrati invece che isolani per evitare di corrispondere la giusta retribuzione ai lavoratori". La difesa dell'alternatore ha annunciato ricorso alla Corte Federale d'Appello.