Iniziativa a sostegno dei bambini colpiti dalla guerra
(ANSA) - CAGLIARI, 09 APR - Arredi originali, illustrazioni d'autore, oggettistica, costumi, decorazioni, pezzi unici di allestimenti di spettacoli, incontri e mostre organizzate negli anni da Tuttestorie. Il celebre festival di Letteratura per ragazzi apre una mostra mercato per aiutare i bambini colpiti dalla guerra in Ucraina. Domenica 10 aprile, dalle 11 alle 18, il piazzale dell' Exma di Cagliari ospita "Inventario". Un' iniziativa all' insegna del riutilizzo delle giacenze inutilizzate delle produzioni culturali, nata da una start up fondata da Silvia Murruzzu per "offrire alle imprese culturali nuove forme di fundraising per le loro attività e creare un mercato di pezzi unici d'autore", come spiega.
Il ricavato delle vendite sarà devoluto a Save the Children, l'organizzazione che da oltre cento anni lotta per salvare bambine e bambini a rischio e garantire loro un futuro. In particolare sta distribuendo pacchi alimentari e kit igienici, con particolare attenzione ai neonati, garantisce un supporto psicosociale online per i bambini, per aiutarli a far fronte ai traumi che stanno vivendo. Nelle zone occupate, distribuisce denaro alle famiglie di sfollati più colpite, per comprare medicine, vestiti caldi e stufe.
Oltre un centinaio i pezzi in esposizione provenienti dai magazzini del Festival, tra i più importanti appuntamenti in Italia dedicati alle arti per l'infanzia. "Attraverso questo bel progetto di Silvia Murruzzu ripercorreremo la storia del Festival attraverso una selezione di pezzi unici come quelli della mostra dedicata a Roald Dahl o da "Come mi batte forte il tuo cuore", saltando da un'edizione all'altra. In questo modo la comunità di Tuttestorie potrà portarsi a casa un pezzo di storia del Festival e allo stesso tempo contribuire a una causa benefica, in questo periodo così difficile che stiamo attraversando", sottolinea Manuela Fiori, tra le organizzatrici e fondatrici del festival.
La start up ideata da Silvia Murruzzu si rivolge a festival, teatri, gallerie e imprese culturali che vogliono sperimentare una nuova forma di autofinanziamento ispirata ai valori dell'economia circolare, ma anche al pubblico che ama circondarsi di arredi originali. (ANSA).