Avviso scade il 2 maggio, riguarda chi si trova in mobilità
(ANSA) - CAGLIARI, 08 APR - Le lavoratrici e lavoratori in mobilità delle Aree di crisi industriale complesse possono presentare domanda di prima concessione e proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2022. L'assessorato regionale del Lavoro, a seguito degli accordi sottoscritti dall'assessora Alessandra Zedda e dalle organizzazioni sindacali, ha pubblicato l'Avviso con le disposizioni per l'apertura dei termini di presentazione delle istanze.
Contestualmente, Zedda ha reiterato, come già avvenuto qualche mese fa con una lettera indirizzata al ministro del Lavoro Andrea Orlando, la richiesta di un intervento urgente per l'erogazione del conguaglio dell'indennità della mobilità in deroga per il 2021 "come previsto da un'apposita circolare che per la Regione Sardegna è comunque rimasta inapplicata nonostante - ha ribadito l'esponente della Giunta Solinas - si tratti di una regola di giustizia che dovrebbe andare di pari passo alle misure di politica attiva attivate dalla Regione".
Con l'ultima legge di Bilancio è stato previsto l'incremento della dotazione del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, nell'ambito del quale è espressamente disposto lo stanziamento delle risorse per il rinnovo delle concessioni dei trattamenti e dell'indennità della mobilità in deroga in favore delle aziende e dei lavoratori che insistono nelle aree di crisi industriale complessa debitamente e formalmente riconosciute.
Tra le regioni interessate è compresa la Sardegna per le due aree di crisi industriale complesse di Porto Torres e del Sulcis-Iglesiente, che vedono coinvolti, anche quest'anno, circa 700 lavoratori. Ora, con la pubblicazione dell'avviso i lavoratori in prima persona o le organizzazioni sindacali delegate, potranno predisporre ed inviare le istanze di prima concessione e proroga di mobilità in deroga per l'annualità 2022, a partire dalle 10 del 13 aprile ed entro e non oltre le 23:59 del 2 maggio. Le istanze possono essere inviate esclusivamente attraverso i servizi online del SIL Sardegna, mediante il portale www.sardegnalavoro.it. (ANSA).