Biglietti alle stelle per non residenti, si teme per l'estate
Sardegna inaccessibile a Pasqua per i turisti e i non residenti che non possono permettersi di spendere oltre 600 euro per un volo, andata e ritorno, da Roma e Milano per gli scali di Cagliari, Alghero e Olbia.. Al di là delle tariffe calmierate per i sardi, offerte dalla sola Volotea che sino al 14 maggio viaggia in monopolio sui due hub nazionali per effetto dell'assegnazione delle rotte con oneri di servizio pubblico, i "continentali" possono trovare biglietti per una singola tratta - esclusi sovraprezzi per posti a sedere, bagagli, ecc. - che raggiungono anche i 330 euro nella settimana di Pasqua, banco di prova per l'estate nell'Isola.
Certo, è possibile trovare offerte più vicine a quelle low cost, a seconda della compagnia scelta: è il caso di Ryanair che propone ancora prezzi scontati, ma per un Roma-Cagliari si toccano i 331 euro, mentre per un Milano Malpensa-Olbia con Easyjet.si va da circa 100 euro a 277. I prezzi più alti si trovano per ora sul sito Volotea: 338 euro da martedì 13 per un singolo collegamento tra Milano o Roma e i tre scali sardi. E se i riti della Settimana Santa attirano già i primi visitatori, aprendo di fatto la stagione turistica in Sardegna, le attuali tariffe sui biglietti aerei rischiano di essere un preludio di quello che potrebbe accadere in piena estate, tra luglio e agosto, quando la richiesta di posti verso l'Isola sale in modo esponenziale.
L'accettazione da parte di Ita e Volotea (questa ancora sub judice da parte di Enac) degli oneri di servizio pubblico per 12 mesi - dal 15 maggio 2002 al 14 maggio 2023 - senza compensazione economica, riguarda infatti esclusivamente le tariffe per i residenti in Sardegna e le categorie assimiliate (giovani sino ai 21 anni, over 70, studenti universitari fino al compimento del 27/o anno di età e disabili): si va dai 39 euro (56-72 euro con tasse e oneri ) da e per Roma ai 47 euro (da 63 a 74 euro con tasse e oneri) da e per Milano, per tratta e a persona. Per i non residenti le tariffe varieranno, come sta già accadendo ora, a seconda del periodo. E' la legge del libero mercato: quando c'è più richiesta o nei periodo di punta i costi salgono. Ed è anche una conseguenza indiretta della mancata compensazione economica, visto che le compagnie che hanno deciso di volare per un anno sui cieli sardi hanno accettato senza ottenere in cambio risorse pubbliche, facendo così risparmiare soldi alle casse regionali.