Autismo: in Aou Sassari modello di terapia rivoluzionaria

Sardegna

Già 25 le famiglie coinvolte in progetto pilota

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Diagnosi precoce e formazione dei genitori sono le basi di una terapia mediata che la Aou di Sassari ha adottato per l'assitenza dei bambini affetti da autismo. Si tratta di un modello sostenibile e quasi rivoluzionario per i piccoli pazienti, introdotto e portato avanti dalla Neuropsichiatria infantile dell'azienda ospedaliero-universitaria e denominato "Autismo in ReTe: non lasciamoli soli". Un progetto che coinvolge oltre all'Aou anche le unità operative di neuropsichiatria infantile di Sassari e Olbia.

"Crediamo molto nell'importanza di fare rete e allo stato attuale sono 25 le famiglie coinvolte in questo progetto pilota. Il periodo di sperimentazione è partito nell'ottobre del 2021 e si concluderà nell'aprile del 2023, ma abbiamo in programma di coinvolgere altre famiglie e di estendere il progetto anche ad altre regioni d'Italia", spiega Stefano Sotgiu, direttore della Clinica di Neuropsichiatria infantile dell'Aou.

"La sfida di questo modello è la Terapia mediata genitoriale - precisa Alessandra Carta, neuropsichiatra infantile e coordinatrice del progetto - E' volta al supporto dei genitori di bambini che hanno appena ricevuto una diagnosi di autismo. Allo stato attuale sono in corso tutte le attività di formazione sulla Tmg Cooperativa per i 3 gruppi target del progetto: i genitori/caregivers, gli operatori sanitari e gli operatori scolastici".

Domani sarà la giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo, un disturbo che colpisce in Sardegna circa 9.800 pazienti in età pediatrica e adulta. L'Aou di Sassari ha aderito a una serie di iniziative promosse dall'associazione cittadina Angsa Sassari, e il palazzo Bompiani, sede della direzione generale dell'azienda, la notte del 2 aprile si colorerà di blu.
   

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